giovedì 24 settembre 2015

Lo scautismo toscano riparte con l'Indaba di Fiesole

FIESOLE (FI) – Lo scautismo toscano inizia il nuovo anno con l'Indaba. Come da tradizione, la ripresa delle attività sarà anticipata da un evento che sabato 26 e domenica 27 settembre radunerà a Fiesole i capi scout dei 103 gruppi di tutta la regione. L'occasione rappresenterà un momento di ritrovo e, soprattutto, di formazione perché i 250 iscritti avranno l'occasione di vivere una crescita spirituale attraverso riflessioni e discussioni improntate sui temi che il prossimo novembre animeranno il Convegno Ecclesiale di Firenze. Il titolo dell'Indaba 2015 sarà "UOMO - Un camminO Mai compiutO" e vedrà i singoli capi confrontarsi e interrogarsi sul proprio "io" inteso  nella vocazione cristiana come soggetto alla ricerca di Dio lungo il cammino in una comunità.
«È l'uomo che fonda il legame che intercorre tra la Chiesa e il mondo - spiega Don Luca Albizzi, assistente ecclesiastico dell'Agesci Toscana. - È l'uomo che la Chiesa è chiamata a servire, perché si realizzi compiutamente il progetto di Dio. Questi temi saranno affrontati al prossimo Convegno Ecclesiale ma intanto ci sembrava giusto anticiparli, proponendo ai nostri capi una riflessione sull'uomo nella sua interezza e concretezza».
L'Indaba sarà arricchita dal saluto del sindaco di Fiesole Anna Ravoni, mentre si concluderà con la Santa Messa celebrata alle 12.00 della domenica dal vescovo di Fiesole monsignor Mario Meini presso la chiesa di San Francesco. Tra questi due momenti si inseriranno tutte le altre attività che vedranno per protagonisti i capi. Il sabato sarà dedicato a cinque gruppi di lavoro volti a declinare in stile scout i cinque verbi portanti del Convegno Ecclesiale (Uscire, Annunciare, Abitare, Educare e Trasfigurare): ogni capo sceglierà una delle parole e avrà modo di analizzarla accompagnato dalla preparazione e dalla competenza di alcuni animatori. La domenica mattina, infine, si terrà un incontro incentrato sull'"Uomo e la fede" con la presenza di don Armando Matteo, assistente dal 2005 al 2011 della Federazione Universitaria Cattolica Italiana e adesso dell'Associazione Italiana Maestri Cattolici, autore di molti articoli e studi sul rapporto tra i giovani e la fede. «Vivremo un evento intenso - spiegano i responsabili regionali Lorenzo Croci e Caterina Macii, - che permetterà ai capi di confrontarsi e di riflettere: l'Indaba sarà un bel laboratorio di pensieri, idee e riflessioni che forniranno i giusti stimoli in vista dell'ormai prossimo avvio delle attività con i ragazzi».

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