martedì 18 febbraio 2020

Il teatro popolare in scena alla Casa Pia con “Gosto e Mea”

AREZZO – Il teatro popolare aretino va in scena alla Casa Pia. L’appuntamento è fissato per domenica 23 febbraio alle 15.30, quando lo storico istituto cittadino ospiterà la messa in scena dello spettacolo “Gosto e Mea” a cura della compagnia del Mazzafrusto, accompagnando gli ospiti della struttura residenziale in un viaggio indietro nel tempo tra tradizioni e usanze della cultura contadina. Il pomeriggio permetterà di assistere ad una divertente commedia a cura di Luigi Boncompagni e con la regia di Alfredo Bassi che, tratta dall’omonimo racconto del poeta aretino ottocentesco Antonio Guadagnoli, coinvolgerà un totale di sedici attori in un divertente atto unico tra figure, scene e parlate popolari.
“Un contadin vivea nei tempi andati” è l’incipit di una storia che racconta di pettegolezzi e di chiacchere di paese, trovando il proprio fulcro nelle vicende di un’anziana coppia e in una scommessa che daranno vita a tante situazioni all’insegna della risata. “Gosto e Mea” rappresenta l’ultima fatica del Mazzafrusto, la compagnia nata nel 2014 all’interno del quartiere di Porta Crucifera, e ne testimonia pienamente la volontà di valorizzare le tradizioni legate alla cultura popolare attraverso vivaci spettacoli di teatro amatoriale spontaneo e dialettale.
Questo clima di allegria continuerà anche alle 15.00 di martedì 25 febbraio, il Martedì grasso, quando la Casa Pia rinnoverà il tradizionale appuntamento con la festa di carnevale e andrà così a proporre un ulteriore momento di aggregazione rivolto ai suoi ospiti e ai loro parenti. Il ritrovo è fissato in sala Pianigiani dove gli operatori e le animatrici dell’istituto accompagneranno tutti i presenti nella scelta di una maschera e di un costume, potendo così vivere nel giusto clima un pomeriggio che sarà arricchito dalla musica dal vivo di Clemente & Franco, dal karaoke, dai balli e dalla merenda a base di dolci tipici di questo periodo. «Tra le finalità della Casa Pia - commenta la presidente Maria Paola Petruccioli, - rientra la promozione di momenti di incontro, socializzazione e divertimento che si affiancano ai tradizionali servizi di assistenza e di accoglienza. Il carnevale rappresenterà un’occasione per portare questo colorato momento di festa anche all’interno della struttura, ma ancor più importante è la possibilità di aprire le nostre porte a realtà sociali e culturali cittadine come la compagnia del Mazzafrusto che permetterà ai nostri ospiti di rompere con la quotidianità e a cui aspettiamo tutti coloro che vorranno sorridere con un vero spettacolo di teatro popolare aretino».

Arezzo, martedì 18 febbraio 2020

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