L’urgenza del vaccino è motivata dall’ormai prossimo avvio della campagna fiscale per le dichiarazioni dei redditi, con i Caf che hanno riorganizzato il loro lavoro con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini e degli utenti, con misure per la prevenzione del contagio che spaziano dall’obbligo di prenotazione alla digitalizzazione di parte delle operazioni per permettere di ricevere e inviare documenti in via telematica. L’attenzione, l’assistenza e l’analisi personalizzata verso i casi dei singoli utenti hanno comunque richiesto di mantenere un contatto diretto per accompagnare attraverso l’adempimento di tutte le pratiche richieste e per spiegare le novità introdotte per il 730 del 2021, dunque la delicatezza e l’importanza di questo ruolo sono ora alla base della richiesta di inserire questi lavoratori tra coloro per cui prevedere il vaccino. «Il lavoro di Caf e Patronati - spiegano le associazioni coinvolte, - richiede il contatto quotidiano con decine di persone che, in sicurezza e su appuntamento, fanno affidamento sulla nostra assistenza per servizi e pratiche che troveranno a breve il loro fulcro nella dichiarazione dei redditi. Riteniamo dunque importante procedere uniti per portare avanti l’importanza di prevedere il vaccino anti-Covid19 per tutelare la salute dei nostri operatori, per proseguire l’attività e per lavorare in serenità».
Arezzo, venerdì 12 marzo 2021
Nessun commento:
Posta un commento