La formazione è stata aperta da un momento in aula ospitato dalla sede aretina della University of Oklahoma e tenuto da Daniele Raspini che, forte di un’esperienza di ventidue anni da direttore della Casa di Riposo “Martelli” di Figline Valdarno e attualmente consulente nell’organizzazione dei servizi socio-sanitari, ha offerto una prima introduzione teorica al tema. L’esperienza didattica è poi proseguita con la visita agli ambienti della Casa di Riposo “Fossombroni” dove gli studenti hanno toccato con mano le attività svolte attraverso un percorso tra i diversi spazi della struttura guidato dalla presidente Debora Testi e dal consigliere con delega al sociale Antonio Rauti. «Questa giornata - aggiunge Antonio Rauti, consigliere con delega al sociale, - ha permesso di vivere un incontro intergenerazionale e interculturale prezioso per gli studenti che hanno acquisito consapevolezze e conoscenze differenti relativamente all’assistenza agli anziani e ai fragili, ma importante anche per il nostro istituto per cui è fondamentale continuare a fare rete con le realtà locali per godere di occasioni di crescita, arricchimento e socializzazione».
La visita ha preso il
via dalla chiesa di San Benedetto, parte integrante della Casa di Riposo
“Fossombroni”, ed è proseguita poi tra i vari moduli della struttura
organizzati per offrire un’assistenza adeguata agli specifici bisogni di adulti
e anziani, autosufficienti e non autosufficienti. Un focus è stato riservato
anche alla presentazione della Stanza Multisensoriale dove musiche, colori,
luci, ambienti, sapori e manipolazioni permettono di far vivere particolari
esperienze sensoriali ai pazienti psichiatrici per portare benefici psicofisici
e comportamentali. «Gli infermieri della University of Oklahoma -
conclude la dottoressa Susan Eckman, - hanno avuto la fortuna di incontrare
Daniele Raspini insieme a dirigenti e staff della Casa Pia. L’amore e la cura
mostrati ai residenti dell’istituto sono stati stimolanti. Io e il mio collega,
il dottor David Ha, così come gli studenti del nostro programma infermieristico
alla University of Oklahoma in Arezzo, speriamo di portare con noi tutta la
cura e la compassione mostrate a questi pazienti e di essere un modello per i
nostri stessi pazienti. Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito
a dare ai nostri giovani infermieri l’opportunità di vedere questa
struttura ad Arezzo».
Arezzo,
sabato 25 maggio 2024
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