venerdì 3 giugno 2016

Rugby aretino, la giunta dimostri fermezza nel risolvere la controversia

AREZZO – Il panorama rugbystico aretino sta vivendo uno dei suoi momenti più tristi. Ormai dallo scorso agosto si sta portando avanti un clima di tensione tra le due società cittadine, il nuovo Vasari Arezzo Rugby e lo storico Vasari Rugby, che sembra ben lontano dal trovare una soluzione. I Popolari per Arezzo muovono dunque un invito all'amministrazione comunale perché prenda una ferma posizione capace di metter fine a questa buia vicenda e di spiegare alla cittadinanza quanto realmente sta succedendo. Negli ultimi mesi le due società hanno presentato versioni parziali relative agli accordi in essere per la convivenza nell'impianto di via dell'Acropoli e hanno avanzato diritti l'una nei confronti dell'altra, con l'unica conseguenza di allontanare sempre più una possibile collaborazione e di generare confusione e imbarazzo nella cittadinanza.
Questa controversia ha generato tanti punti interrogativi rispetto al rapporto tra i due poli della vicenda, che lo scorso autunno avevano addirittura palesato la possibilità di diventare una sola società.
Di chi sono le responsabilità se questo accordo non è stato raggiunto? Quali sono i diritti e i doveri delle due società nell'utilizzo degli spazi di via dell'Acropoli? Come intende agire l'amministrazione per risolvere la situazione? Dal momento che l'impianto è di proprietà comunale, i Popolari per Arezzo chiedono alla giunta di mostrare autorevolezza e credibilità per porre termine ad una vicenda che potrebbe compromettere il futuro del rugby cittadino e, allo stesso tempo, per permettere a chi è virtuoso ed agisce correttamente di lavorare con serenità e di sviluppare il proprio progetto sportivo. «Al momento dell'assegnazione dell'impianto - spiegano i Popolari per Arezzo, - l'amministrazione ha dimostrato un'ammirevole fermezza e una volontà di rispettare le regole: ora è necessaria una nuova presa di posizione che ponga definitivamente termine a questa vicenda».

Arezzo, giovedì 2 giugno 2016

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