mercoledì 19 dicembre 2018

I socialisti aretini chiedono il Congresso Nazionale

AREZZO – I socialisti di Arezzo chiedono il Congresso Nazionale per rinnovare il partito e per interrogarsi sui reali problemi dei cittadini. La necessità di avviare una nuova fase di confronto e di riflessione è avanzata dal Partito Socialista Italiano della Zona Aretina che ritiene non più posticipabile il rilancio della propria azione politica e di un forte impegno comune su tutti i livelli (locale, regionale e nazionale). Il primario obiettivo, infatti, è di declinare i valori del socialismo democratico, riformista, laico e solidale nell’attuale situazione sociale, morale ed economica italiana che negli ultimi mesi ha conosciuto profondi cambiamenti.
In questo contesto, i socialisti ritengono necessario tornare a tutelare e a rappresentare i bisogni delle persone che stanno vivendo situazioni di difficoltà, impoverimento e isolamento, a cui le istituzioni non riescono a fare fronte.
Una particolare attenzione deve essere rivolta all’inserimento lavorativo dei giovani: le migliaia di candidati in corsa per tanti concorsi pubblici, infatti, rappresentano un vistoso sintomo di una fascia di popolazione che non riesce a trovare collocamento e orizzonti professionali. Il Psi aretino, dunque, ribadisce l’esigenza che il partito ritorni ad essere il soggetto di riferimento per rappresentare la giustizia sociale e, in questo senso, il congresso sarebbe l’occasione per ascoltare le voci dei territori e per avanzare proposte operative nuove e concrete da presentare ai cittadini e da avanzare alle istituzioni. «Il punto di partenza indispensabile è il Congresso Nazionale - spiega Alessandro Giustini, segretario della Zona Aretina del Psi, - che deve essere seguito da una precedente fase locale e regionale. Occorre riprendere una fase di dibattito e di confronto per rigenerare entusiasmo e fiducia verso una sinistra che negli ultimi anni ha perso forza, unione e credibilità, ma che deve ora impegnarsi nel ritrovare la propria identità e la propria collocazione politica nazionale ed europea».

Arezzo, mercoledì 19 dicembre 2018

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