Le parole di Salvadori si concentreranno sul medioevo aretino quando la città conobbe un periodo di splendore e di fioritura che ha trovato il proprio fulcro prima nel Duomo Vecchio sul colle del Pionta dove hanno operato tanti grandi artisti e poi nell’azione di alcuni celebri vescovi che hanno contribuito allo sviluppo artistico locale. Un approfondimento particolare sarà rivolto alle tecniche utilizzate dalla scuola pittorica aretina e alla presentazione dei principali protagonisti del tredicesimo e del quattordicesimo secolo, a partire da Margarito con la sua produzione di crocifissi e di Madonne con Bambino fino ad arrivare a Spinello Aretino che è riconosciuto tra i principali pittori del medioevo toscano. «Arezzo è stato un centro fiorente per l’arte e per l’architettura, dunque dobbiamo guardare con rinnovato orgoglio al nostro passato - spiega Salvadori che, dal suo laboratorio Bottega d’Arte Toscana in via Bicchieraia, è impegnata nello studio e nella valorizzazione di questo particolare periodo storico. - La città vantava un movimento di scuole e botteghe dove hanno operato alcuni dei maggiori artisti medievali e dove hanno visto la luce opere di eccezionale pregio, andando a configurare una vera e propria scuola pittorica aretina che faremo conoscere e racconteremo nel secondo approfondimento di “Gocce di Medioevo”».
Arezzo, martedì 8 giugno 2021
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