L’opera, i cui lavori sono stati avviati ad inizio 2019, poggerà su un basamento di due metri e avrà un’altezza di oltre quattro metri su cui Marrone ha riprodotto una delle più antiche divinità romane in malte e resine sintetiche, due materiali che garantiscono standard di resistenza e di estetica nel tempo. La scultura è inoltre arricchita da simboli arcaici e da un alfabeto immaginario ispirato all’idea di visioni futuristiche, andando a creare un ideale collegamento tra diverse epoche che è espresso dal doppio volto di Giano Bifronte, con il giovane che sarà orientato in direzione del Casentino e con il vecchio che volgerà lo sguardo verso Arezzo. La realizzazione del monumento è stata preceduta da una raccolta di fondi a cui hanno aderito numerosi cittadini e imprese del territorio tra cui spicca il main-sponsor Nova Verta (realtà di livello internazionale che ha confermato la propria sensibilità verso il territorio), la Lc Group, la Caem, la Officina Bianchi e la Magi Mario, i cui nomi saranno ricordati in una targa posta nel basamento.
L’ideazione e la concretizzazione del progetto sono state curate da un artista di livello internazionale quale Marrone che, con le sue sculture, sta abbellendo e valorizzando gli spazi urbani di numerose città. Solo ad Arezzo, ad esempio, ha realizzato il monumento ai caduti di Nassiriya e alle vittime delle Foibe lungo via Petrarca, il monumento alle vittime della strada o il monumento dedicato alla musica posto in piazza Guido Monaco, mentre con il “Giano Bifronte” andrà a completare una grande opera che a partire dal 12 settembre accoglierà tutti coloro che arriveranno a Subbiano configurando una simbolica porta verso il Casentino. «La realizzazione del “Giano Bifronte” - spiega Marrone, - è stata possibile in virtù di una rete che ha coinvolto numerose realtà del territorio e che ha fatto affidamento sulla generosità di molti donatori che hanno favorito la concretizzazione del progetto e che, per questo, vogliamo ringraziare. Questa imponente opera contiene molti riferimenti simbolici alla tradizione e all’identità locale, con un filo che unisce passato e futuro rappresentato dal doppio volto che darà il benvenuto a Subbiano per tutti coloro che arriveranno da Arezzo e l’arrivederci da Subbiano per tutti coloro che transiteranno dal Casentino».
Subbiano (Ar), mercoledì 19 agosto 2020
Nessun commento:
Posta un commento