L’obiettivo è il raggiungimento di 50.000 firme per poter presentare e dibattere la proposta di legge in Parlamento, dunque le Acli saranno promotrici di un impegno volto a illustrare l’iniziativa e a sensibilizzare ogni cittadino verso le motivazioni per cui aderire. Nelle tre giornate, infatti, saranno presenti alcuni volontari che accompagneranno nella corretta compilazione dei moduli e che spiegheranno il valore di una proposta che vuole bloccare il dilagare sempre più insistente di messaggi di odio e razzismo ispirati ad una matrice nazi-fascista, con la certificazione delle firme che avverrà a cura del consigliere comunale Andrea Gallorini. Questa iniziativa rappresenta un’occasione anche per vietare la vendita e la produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti, oltre che per prevedere pene certe per la propaganda su strumenti telematici o informatici. «La nostra associazione - commenta Valentina Matteini, vicepresidente delle Acli di Arezzo, - non poteva restare indifferente di fronte a questa mobilitazione e ha ritenuto importante portare un contributo alla divulgazione in città dell’iniziativa e alla raccolta di firme. La propaganda nazi-fascista e i messaggi di matrice razzista stanno oggi viaggiando senza controllo su internet e sui social network con recenti spiacevoli episodi che si sono verificati anche ad Arezzo, dunque occorre una legge nuova e severa nel rispetto della storia e dei valori di democrazia, di civiltà, di convivenza e di rispetto del prossimo».
Arezzo, venerdì 19 febbraio 2021
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