La giornata de “I colloqui di Raggiolo” sarà focalizzata sulla valorizzazione del Casentino come “culla d’arte” anche attraverso la presentazione dei risultati di una serie di ricerche sulle testimonianze presenti nella vallata. A partire dal sedicesimo secolo, infatti, molte architetture religiose furono rinnovate con un impulso che è espresso da grandi santuari che videro uno sviluppo dell’apparato decorativo tra affreschi, pale d’altare e pitture di scuola fiorentina. Il programma si aprirà alle 10.00 con l’intervento “Il Casentino descritto. Paesaggio, architettura, arte nei manoscritti e nelle fonti dei secoli XVII e XVIII” di Giuseppina Romby e proseguirà poi con “La pittura del ‘500 in Casentino. Dalla riforma del Savonarola alla riforma cattolica” di Alessandra Grassi, con “Artisti forestieri per il Casentino tra il ‘600 e il ‘700: Jacopo Ligozzi, Emanuele da Como e i fratelli Rolli” di Laura Morelli e con “Le arti applicate” di Dora Liscia Bemporad. Il pomeriggio, invece, sono attese le relazioni “Da Lucca a Bibbiena: i capolavori della clausura di Santa Maria del Sasso” di Michel Scipioni, “Le vicende artistiche del convento della Verna durante il Granducato Mediceo” di Nicoletta Baldini, “Giorgio Vasari a Camaldoli e in Casentino” di Alessandro Cecchi e “Il fasto nella liturgia. I paramenti sacri dal XVI e XVIII secolo in territorio casentinese” di Lorenzo Pesci.
Al termine dell’incontro
verranno prodotti e pubblicati gli atti dell’iniziativa che arricchiranno la
raccolta di documenti delle precedenti edizioni per promuovere nuove iniziative
di tutela e di promozione della ricchezza della vallata. La partecipazione alla
giornata è consentita in numero limitato e su prenotazione al 338/155.27.96 nel
rispetto delle norme anti-Covid, ma sarà possibile seguire “I colloqui di
Raggiolo” anche in streaming sul canale youtube della Brigata di Raggiolo.
Raggiolo
(Ar), giovedì 23 settembre 2021
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