AREZZO – Una mostra interattiva realizzata dagli studenti per far rivivere la memoria dell’ex fonderia Bastanzetti. Sabato 30 aprile, alle 11.00, è in programma alla Casa dell’Energia l’inaugurazione del progetto multimediale “La fonderia automatizzata” che proporrà un esperimento unico nel suo genere in cui scoprire la storia attraverso la sintesi tra le più moderne tecnologie e la creatività scolastica. Automazione, musica e simboli si uniranno in un percorso espositivo visitabile gratuitamente fino a sabato 30 luglio che ha fatto affidamento sulle competenze e sugli studi di quaranta alunni di Liceo Classico e Musicale “Petrarca” e Istituto Tecnico Professionale “Margaritone”, con il contributo di Fondazione CR Firenze e con la collaborazione di Casa dell’Energia, Fondazione Verso e Consorzio Bimbo Italia.
“La fonderia automatizzata” troverà uno dei propri motivi di interesse nel recupero e nel restauro di un antico motore trifase risalente ai primi del ‘900 e attivo all’interno della Bastanzetti che è stato nuovamente messo in funzione attraverso un controllo digitalizzato da cui è possibile azionarne il motore. «La storia della fonderia ci è venuta incontro con il ritrovamento di vecchi macchinari ormai in disuso - spiega il professor Andrea Scatizzi. - I ragazzi hanno restaurato un motore trifase che sarà possibile vedere in funzione, con un intero processo formativo che è stato indirizzato da tecnologie specifiche e da ingegneria digitalizzata con il tentativo di connettere archeologia industriale, arte e robotica».
Un
particolare impatto emotivo sarà collegato alla riproduzione dei suoni dell’antica
fonderia in funzione, a partire dalla sirena aziendale che scandiva il
tempo di lavoro. Gli alunni
sono stati coinvolti in un innovativo laboratorio didattico orientato alla
realizzazione di quattro installazioni diffuse all’interno dell’attuale Casa
dell’Energia che, con studi avanzati di design sonoro, emetteranno umori e
stili differenti collegati alla vita ai tempi della Bastanzetti. «L’intenzione - aggiunge Giacomo Manneschi, progettista
e formatore, - era di avvicinare gli alunni a un linguaggio diverso, permettendo
loro di entrare a contatto con diverse discipline durante la costruzione della
mostra. Il lavoro ha riguardato anche il materiale sonoro proveniente dalle
campane, manufatto che l’azienda stessa produceva e vanto dell’artigianato dell’epoca».
La
mostra avrà la particolarità di creare un forte legame tra le istallazioni e l’ambiente
circostante perché sarà direttamente nei luoghi che ospitavano la Bastanzetti
che è tra le più importanti testimonianze di archeologia industriale in città e
che è oggi sede di un centro all’avanguardia quale la Casa dell’Energia. Il
percorso sonoro e visivo, supportato dalla presenza di pannelli grafici, permetterà
di valorizzare il presente ipertecnologico come strumento per un viaggio nell’era
industriale cittadina grazie a studenti che hanno goduto di una preziosa
occasione di formazione, confronto e crescita al fianco di professionisti di
diversi settori. «Il passato si unisce al futuro - conclude Fabio Mori,
direttore della Casa dell’Energia. - Il lavoro svolto da professori e ragazzi
permetterà ai visitatori di immergersi nella preziosa memoria storica della fonderia,
tramite l’uso di nuove tecnologie. Questa mostra è un fulgido esempio di
Industria 4.0 dove l’immaginazione creativa di un musicista si unisce alle idee
estetiche di un grafico e alle capacità di un elettrotecnico, arrivando a sottolineare
l’importanza della formazione trasversale e dei suoi molteplici impieghi».
Arezzo,
giovedì 28 aprile 2022
Nessun commento:
Posta un commento