domenica 3 giugno 2012

Il Piano Urbano della Mobilità non risponde più alle esigenze degli aretini

AREZZO – Il trasporto urbano ed extraurbano della provincia di Arezzo necessita di essere rivisto e revisionato, con un adeguamento degli orari e delle tratte e con politiche di incentivo all'utilizzo del mezzo pubblico. La riflessione nasce da Luigi Scatizzi, consigliere comunale del Nuovo Polo per Arezzo che, conosciuti i tagli che dal 2013 scatteranno per i mezzi pubblici di tutta la provincia, illustra le numerose problematiche che affliggono il trasporto locale.
«Prima di parlare di tagli - afferma, - sarebbe necessario effettuare delle verifiche serie sui flussi delle utenze interne al territorio comunale e nei collegamenti extraurbani. Ad esempio grida vendetta il collegamento tra Arezzo e Siena, sede universitaria, con un'importante area ospedaliera e di pendolarismo lavorativo: ritengo assurdo che le due città siano unite esclusivamente su gomma, con tempi di percorrenza lunghissimi e senza alcun allaccio ferroviario». 
Scatizzi afferma che una delle priorità del Comune di Arezzo sia di rivedere il Piano Urbano della Mobilità (Pum), modificandolo e strutturandolo intorno alle reali esigenze della città e dei cittadini, con uno studio di nuovi orari e di nuove tratte più confacenti ai bisogni della collettività: solo operando in questa direzione sarà possibile tagliare gli sprechi e salvare un servizio pubblico tanto importante. «Nei collegamenti urbani dobbiamo lavorare per impedire che i pullman girino vuoti - continua. - Per riuscirvi è indispensabile che, dopo tanti anni, venga finalmente approntato un nuovo piano della mobilità che tenga conto degli orari di frequentazione, della percorrenza delle tratte e dei reali flussi degli utenti, con particolare attenzione per studenti, lavoratori e pendolari. È tempo di smettere di sprecare soldi e risorse, ma questo non significa un taglio al servizio quanto, al contrario, una sua riorganizzazione volta a salvaguardare gli orari e i percorsi che rispondono realmente ai bisogni degli utenti. La politica deve lavorare per ridurre l'uso del mezzo privato e per farsi promotrice di un utilizzo sempre più massiccio del trasporto pubblico, una misura che ridurrebbe l'inquinamento, il traffico e le spese di ogni famiglia. Per riuscirvi l'amministrazione dovrebbe innanzitutto modernizzare i propri pullman, eliminando i vecchi biglietti cartacei e dotandoli di "card magnetiche", poi dovrebbe farsi promotrice di una campagna di informazione e di educazione per sensibilizzare al trasporto pubblico che parta dal coinvolgimento degli studenti nelle scuole della città e delle vallate».

Arezzo, Domenica 3 Giugno 2012


Uffici Stampa EGV
 Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento