mercoledì 7 ottobre 2015

L'impianto di via dell'Acropoli torna all'Arezzo Rugby

AREZZO – L'impianto di rugby di via dell'Acropoli ritorna all'Arezzo Rugby Football Club. Il Consiglio di Stato ha dato ragione a quanto precedentemente deciso dall'amministrazione comunale e ha così sospeso il provvedimento del Tar che aveva rinviato la discussione della causa e riassegnato il campo cittadino al Vasari fino al 23 marzo 2016. La struttura rimarrà dunque in gestione all'Arezzo Rugby almeno fino a martedì 20 ottobre quando si esprimerà definitivamente il Consiglio di Stato, cioè il giudice d'appello sulle sentenze dei tribunali amministrativi regionali. In quell'occasione sarà resa definitiva l'intera questione con una decisione che potrà validare gli atti del Comune di Arezzo o che approverà la decisione del Tar di lasciare temporaneamente il campo al Vasari.
Tra le motivazioni che hanno spinto il Consiglio di Stato a ribaltare la precedente sentenza sono stati riconosciuti entrambi i requisiti giuridici richiesti dai provvedimenti di urgenza: il "fumus boni iuris" che indica la presunta fondatezza del ricorso e il "periculum in mora" che contempla i danni causati da una ritardata applicazione di un atto. 
«La discordanza delle decisioni assunte da amministrazione, Tar e Consiglio di Stato - spiega Francesco Cherubini, presidente dell'Arezzo Rugby, - dimostra quanto sia delicata questa materia anche per l'autorità giudiziaria, stimolandoci ad una soluzione transattiva della vicenda per trovare un accordo tra le varie parti per il bene del rugby aretino». L'Arezzo Rugby torna dunque ad essere l'assegnatario dell'impianto di via dell'Acropoli, il principale polo rugbystico della provincia di Arezzo, e nei prossimi giorni si impegnerà ad incontrare l'amministrazione comunale e a riaprire le trattative con il Vasari. Compatibilmente con gli impegni delle proprie squadre, l'intenzione è infatti quella di garantire al Vasari l'utilizzo dei campi per la prima giornata del campionato di serie B in programma domenica 18 ottobre e di impedire che il protrarsi della vicenda possa fermare l'attività sportiva del rugby cittadino.

Arezzo, mercoledì 7 ottobre 2015

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