mercoledì 21 febbraio 2018

Acli e Diocesi presentano il dossier “Arezzo negli scenari post-crisi”

AREZZO – La situazione socio-economica della provincia di Arezzo a confronto con quella del resto della regione. Questo approfondimento è racchiuso nel dossier dal titolo “Arezzo negli scenari post-crisi. Vincoli, transizioni e opportunità in una provincia industriosa” che, voluto dalle Acli, sarà presentato alla cittadinanza venerdì 23 febbraio, dalle 17.00, nel Salone Grande di Giustizia dell’Episcopio di Arezzo. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, rappresenta un contributo che le stesse Acli hanno voluto portare al percorso del Sinodo Diocesano per fornire alla chiesa locale un dettagliato report dedicato alle questioni sociali ed economiche del territorio.
Il dossier contiene uno studio realizzato dall’Iref - Istituto di Ricerche Educative e Formative di Roma che propone un confronto tra la situazione aretina e il più complessivo quadro regionale e nazionale, mettendo a fuoco tre temi fondamentali: la riconversione in atto nel settore manifatturiero, l’impatto sociale della recente crisi e i problemi legati alla marginalizzazione delle fasce meno abbienti della popolazione. Ad emergere è soprattutto la tenuta complessiva del sistema socio-economico aretino rispetto al resto della Toscana, con le famiglie e le imprese che sono riuscite a reggere l’urto della crisi. Il motore del territorio resta il comparto orafo che è stato giudicato come una “fonte vitale per la tenuta economica della comunità”, con un capitolo dell’export che incide addirittura dell’80,4%. Per quanto riguarda le opportunità di lavoro per i giovani, la provincia si colloca su una posizione migliore rispetto al dato nazionale ma si rendono comunque necessarie iniziative per costruire un’offerta formativa affine alle caratteristiche del territorio. Negli anni della crisi sono però emersi anche fenomeni preoccupanti come le difficoltà di alcuni settori (in primis l’edilizia che dal 2009 ha registrato un -35,6%), la riduzione della spesa sociale da parte degli enti locali e l’invecchiamento demografico.
Tutto questo sarà presentato nel corso del convegno che, moderato dal vicepresidente delle Acli provinciali Leonardo Nepi, si aprirà con i saluti del vescovo Riccardo Fontana e del presidente delle Acli Stefano Mannelli, e troverà poi i due relatori di punta nel presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini e nel sociologo Cristiano Caltabiano che ha condotto la ricerca per l’Iref. Al termine dell’incontro si aprirà una fase di dibattito in cui saranno coinvolte le realtà associative e sociali del territorio (tra cui Mcl, Caritas, Cisl e altre), per strutturare proposte concrete per favorire la ripresa dell’economia e per prevedere i futuri assetti della provincia. «Il lavoro e la famiglia sono alla base della missione delle Acli - spiega Mannelli, - dunque, insieme alla Diocesi, abbiamo voluto avviare una riflessione seria e rigorosa per individuare proposte e soluzioni adeguate, e per impostare uno sviluppo equo e sostenibile per la nostra provincia nei prossimi anni».

Arezzo, mercoledì 21 febbraio 2018

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