domenica 18 febbraio 2018

Ad Arezzo c’è carenza di vaccini: il Psi lancia l’allarme

AREZZO – Ad Arezzo c’è carenza di vaccini. Ad evidenziare questo problema è il Partito Socialista Italiano della zona Aretina che, raccogliendo le segnalazioni di professionisti e cittadini, denuncia come da mesi i pediatri e gli stessi centri vaccinali non ricevano i quantitativi necessari per soddisfare il fabbisogno della popolazione cittadina. Questa carenza sta causando un rinvio delle stesse vaccinazioni con danno, dunque, per la stessa salute della popolazione, a partire soprattutto da quella dei bambini. I vaccini interessati da questa problematica sono principalmente quattro: l’Hexjon (esavalente pediatrico contro malattie infettive), il Rotarix (anti-rotavirus), il Rotateq (anti-rotavirus che ha vinto la gara regionale d’appalto ma che non viene consegnato) e il Gardasil 9 (anti-papilloma virus consegnato saltuariamente e in quantità non sufficienti).
Alcune indagini hanno evidenziato come queste difficoltà non siano dovute a carenze di produzione o di distribuzione delle aziende farmaceutiche, ma in buona parte a problemi legati alle procedure volte a deliberare l’approvvigionamento e l’acquisto dei vaccini da parte della centrale acquisti regionale dell’Estar.
In un periodo particolarmente delicato per la questione delle vaccinazioni che è stata per lungo tempo al centro di dibattiti e scontri, il Psi chiede alla Asl di fare chiarezza e di attivarsi per superare rapidamente questa fase di difficoltà, garantendo il doveroso diritto alla salute dei cittadini. «Il problema - spiega Alessandro Giustini, segretario del Psi aretino, - ha iniziato ad emergere lo scorso novembre e, tuttora, non si riescono a capire le reali responsabilità di questa situazione. Molti medici e pediatri si sono lamentati soprattutto della scarsa informazione su soluzioni e tempi di soluzioni sia da parte della regione che da parte della Asl. Per rispetto dei nostri professionisti e dei nostri cittadini è necessario fornire risposte certe e precise per chiarire la vicenda e per soddisfare il lecito bisogno di vaccinazione del nostro territorio».

Arezzo, domenica 18 febbraio 2018

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