sabato 10 febbraio 2018

Casa delle Culture, un modello di integrazione da tutelare

AREZZO – La Casa delle Culture è un modello di integrazione e di civiltà da tutelare. Le Acli provinciali di Arezzo si schierano tra le realtà favorevoli al mantenimento di un servizio tanto importante per il tessuto sociale della città che, in poco tempo, è diventato un solido punto di riferimento per migliaia di stranieri. L’associazione sostiene la possibilità di avviare una fase di riorganizzazione e di razionalizzazione delle attività per rendere la struttura più efficiente e funzionale alle reali esigenze del territorio, verificandone attentamente gli aspetti più o meno positivi dei cinque anni di gestione, ma ritiene un grave errore la scelta di interrompere un’esperienza che ha ricevuto apprezzamenti anche a livello nazionale ed europeo.
Oltre ad aver fornito opportunità di dialogo e confronto a persone di diverse nazionalità, la Casa delle Culture ha offerto servizi di orientamento, formazione e informazione per gli stranieri, favorendo possibilità di integrazione e snellendo lo stesso lavoro svolto dai tradizionali uffici comunali. 
In questo senso, la struttura rappresenta anche un presidio per le dinamiche di attualità legate alla sicurezza e all’ordine pubblico, dunque dovrebbe essere nell’interesse stesso degli amministratori prevederla tra i partner sicuri e affidabili con cui mantenere un costante dialogo. «Nello svolgimento quotidiano dei nostri servizi - commenta il presidente delle Acli provinciali Stefano Mannelli, - possiamo constatare l’importanza per la città di Arezzo di un luogo come la Casa delle Culture dedicato appositamente all’inclusione, al senso di appartenenza e all’orientamento di tanti stranieri. Chiediamo all’amministrazione un impegno per non lasciare decadere quanto di buono avviato nell’ultimo quinquennio, con l’obiettivo di modellare una società multietnica in grado di partecipare alla vita produttiva e sociale con consapevolezza e rispetto dei luoghi, delle tradizioni e delle norme del nostro Paese».

Arezzo, sabato 10 febbraio 2018

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