L’invito dell’associazione è ad attivare percorsi dalla forte valenza simbolica per lanciare segnali dai territori in un momento storico particolarmente delicato in termini di conflitti e di tensioni, partendo proprio dai Comuni prossimi al voto tra cui rientra anche quello di Arezzo. La richiesta è di “istituzionalizzare” l’impegno per la pace con azioni che possano dare seguito a mobilitazioni, marce e dichiarazioni che, negli ultimi mesi, hanno accomunato politica, associazionismo e comunità, tra cui la stessa Marcia per la Pace promossa dalla Rete Aretina Pace e Disarmo. «La pace non ha colorazione politica - ribadiscono Luigi Scatizzi e Giuseppe Giorgi delle Acli di Arezzo, - ed è una responsabilità collettiva che riguarda tutti, dai cittadini alle istituzioni. Chiediamo, dunque, di lanciare un segnale forte in questo ambito, con assessorati che possano promuovere progetti educativi nelle scuole, iniziative culturali e sociali, reti di collaborazione con il volontariato e la società civile, affinché i valori della pace diventino parte integrante della vita comunitaria e delle scelte amministrative».
Arezzo,
sabato 13 settembre 2025
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