AREZZO – Il festival “AC20 - Il futuro dell’abitare” di Arezzo Casa Spa va in archivio con un positivo bilancio e con rinnovate consapevolezze sulle prospettive dell’edilizia residenziale pubblica. L’ente responsabile delle case popolari della provincia di Arezzo, giunto ai vent’anni di attività, ha vissuto una settimana ricca di iniziative dove il coinvolgimento di cittadini, istituzioni e associazioni ha permesso di focalizzare le attenzioni sui temi della “qualità abitativa” e del “diritto alla casa”, facendo luce sulle criticità registrate in questi ambiti e sulle soluzioni per procedere verso un miglior futuro.
Il cuore di questo percorso è stato rappresentato
da un convegno alla Borsa Merci che, alla presenza di professionisti e studiosi
provenienti da tutta la penisola, è stato strutturato in due distinti momenti:
l’analisi mattutina della situazione attuale caratterizzata da difficoltà
gestionali e da mancanza di risorse economiche è stata seguita da una tavola
rotonda pomeridiana per condividere dati, idee, buone pratiche e modelli
virtuosi tratti dal resto d’Europa. Gli interventi hanno ribadito l’importanza del
patrimonio di edilizia residenziale pubblica come risposta più capillare al bisogno
della casa e come fondamento per la tenuta sociale e abitativa del Paese ma,
allo stesso tempo, hanno denunciato l’assenza di un adeguato “Piano Casa” per
realizzare nuove costruzioni e la mancanza di finanziamenti da parte di Stato e
Regioni. A emergere è una generale situazione di difficoltà vissuta dagli
stessi enti di gestione che fanno affidamento sugli introiti dei canoni di
locazione che, essendo contenuti per garantire il diritto alla casa anche a
nuclei familiari economicamente fragili, non sono spesso sufficienti nemmeno
per sostenere gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari
per mantenere decoro e dignità di edifici spesso vetusti. La
gravità della situazione, come ricordato da molti relatori, è ben evidenziata
dal fatto che l’ultimo grande piano dell’edilizia residenziale pubblica in
Italia, l’INA-Casa, è stato ideato dal ministro Amintore Fanfani ed è terminato
nel lontano 1963, dunque da sessantuno anni la penisola non attua strategie
complessive e lungimiranti in materia di case popolari. «Il convegno -
spiega Lorenzo Roggi, presidente di Arezzo Casa Spa, - ha rappresentato un
momento per riunire istituzioni, soggetti gestori e studiosi, per fotografare la
comune situazione di difficoltà e per condividere un dato di fatto: l’attuale
sistema di gestione dell’edilizia residenziale pubblica è in crisi e non ha
futuro. Non solo è utopia prevedere nuove costruzioni per fronteggiare l’aumento
delle situazioni di povertà, ma senza alcun sostegno diventerà utopia anche
occuparsi della manutenzione. Questa consapevolezza è stata recepita dai
rappresentanti istituzionali presenti al convegno, a partire dall’onorevole
Tiziana Nisini che ha partecipato all’intero programma dei lavori, e deve ora
spingere ad attivare una riforma funzionale, economica e normativa capace di
riconoscere l’edilizia pubblica come un vero presidio di welfare e come una primaria
forma di tutela della dignità umana, mettendo in campo creatività e risorse per
progettare
un futuro dove sia possibile tornare a parlare di “diritto alla casa”. Ci
piacerebbe che questo convegno diventasse ora un evento fisso da proporre ogni
anno per mantenere alta l’attenzione e per monitorare i progressi della
situazione».
Il festival “AC20” ha offerto un’occasione anche
per educare le giovani generazioni verso le tematiche dell’abitare e, in
quest’ottica, sono state condotte una serie di iniziative per le scuole con
quasi ottocento bambine e bambini che sono stati coinvolti in
attività sportive tra la città e le vallate, e con duecentosettanta alunni che
hanno partecipato a un concorso creativo dove immaginare la casa ideale. I
migliori elaborati in assoluto sono stati annunciati in conclusione della
rassegna: per il concorso di disegno il primo premio è andato a Jacopo Savelli
della scuola primaria “Paolo Uccello” di Pratovecchio Stia, il secondo premio a
Teresa Zappalorti della scuola primaria “Fermi” di Marciano della Chiana, il
terzo premio ex aequo a Daniele Graverini della scuola primaria “Bruni” di
Arezzo e a Liam Stanica Musca della scuola primaria dell’I.C. Anghiari e
Monterchi, e la menzione speciale a Vittoria Rossi della scuola primaria
dell’I.C. Anghiari e Monterchi, mentre per il concorso di scrittura hanno ottenuto
il primo premio Tommaso Degl’Innocenti e la menzione speciale Jasmin Dema
(entrambi della scuola media “Cesalpino”). Tra le eredità di “AC20”, infine, è
rientrata la realizzazione di due murales in due complessi di edilizia
residenziale pubblica a Castiglion Fiorentino e a Sansepolcro che hanno
concretizzato un innovativo modello di rigenerazione urbana, andando ad arricchire
il territorio di due opere di street art firmate da artisti di fama
internazionale. «La situazione dell’edilizia residenziale pubblica -
ribadisce Fabrizio Raffaelli, direttore di Arezzo Casa Spa, - è
contraddittoria e paradossale: tutti riconoscono l’importanza delle case
popolari ma il sistema è tristemente abbandonato a sé stesso e con scarse
prospettive. I vent’anni di attività di Arezzo Casa hanno rappresentato
un’opportunità per festeggiare il traguardo ma anche per focalizzare
l’attenzione su queste tematiche, con un programma di iniziative che ha
coinvolto persone di tutte le età e che ha stimolato una riflessione attraverso
tanti diversi strumenti tra arte, sport, musica, cultura e letteratura».
Arezzo, domenica 29 settembre 2024
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