Questa associazione, guidata dal presidente Enzo Gori, è nata nel 2001 con l’obiettivo di riunire i tartufai professionisti e neofiti della provincia di Arezzo per condurre un’attività che è oggi sviluppata tra tanti diversi ambiti. Tra i più importanti rientrano la salvaguardia delle tartufaie naturali con interventi mirati di miglioramento, l’incremento del patrimonio tartufigeno con la messa a dimora di piantine micorizzate in ambienti protetti e riservati e, infine, la valorizzazione di questi prodotti. In quest’ottica, un particolare impegno è stato orientato in ambito istituzionale per l’approvazione di regolamenti e normative volti a garantire la tutela del tartufo e la trasparenza nella raccolta e commercializzazione, inoltre periodicamente sono promossi momenti di confronto, formazione e approfondimento tra i soci per sviluppare una cultura del tartufo sempre più consapevole e rispettosa dell’ambiente. La cena del 4 luglio rappresenterà la tradizionale occasione in cui l’ATVA si apre alla città con un evento a cui sarà possibile iscriversi telefonando ai numeri 331/47.49.776, 335/77.14.591 o 337/67.57.97. «La cerca e la cavatura del tartufo - spiega il presidente Gori, - sono state riconosciute patrimonio immateriale dell’Unesco. Queste iniziative permettono alla nostra associazione di aprirsi alla città, coinvolgendo appassionati, esperti e consumatori in un percorso di conoscenza e di valorizzazione condivisa».
Arezzo, giovedì 3 luglio 2025
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