mercoledì 21 giugno 2017

Arezzo Celtic Festival: storia, tradizione e magia a Villa Severi

AREZZO - La storia, le tradizioni e la magia del popolo celtico rivivono ad Arezzo. Da venerdì 23 a domenica 25 giugno torna l’Arezzo Celtic Festival, alla quarta edizione. Organizzato nel parco di Villa Severi dall’associazione Cerchio delle Antiche Vie, proporrà un salto nel passato tra ricostruzioni storiche, musica, mercatini e gastronomia. Patrocinato da Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Regione Toscana, l’evento è l’unico del suo genere nel territorio toscano e promette dunque di riunire migliaia di appassionati da tutto il centro Italia che arriveranno per vivere la festa del solstizio d’estate. Arezzo Celtic Festival sarà arricchito da tante iniziative che nell’arco dei tre giorni saranno rivolte a persone di tutte le età tra laboratori, workshop, concerti folk, seminari, danze, giochi e tornei, il tutto ambientato al tempo dei Celti.
L’assessore al turismo e grandi eventi Marcello Comanducci: «Intanto vorrei accennare alla location, il parco di Villa Severi: un'area verde molto bella ma poco utilizzata per gli eventi e dunque da rianimare. Siamo contenti che gli stessi organizzatori considerino il festival come un'opportunità turistica estiva. Sono stati messi in piedi dei pacchetti con tour operator, per muovere persone da fuori città. Vediamo se questa nuova prospettiva porterà alla crescita della manifestazione, questa edizione è un autentico banco di prova». 
Mauro Melis del Cerchio delle Antiche Vie: «Quest'anno abbiamo importanti collaborazioni, a partire dal Comune di Arezzo, il nuovo gruppo astrofili, arcieri della Chimera, gruppi storici come Clan della cavalla bianca di Varese, Massimo Giuntini alla direzione artistica, due voci che parleranno tramite filodiffusione e che permetteranno al pubblico di sapere ciò che accade. Le voci sono di Serena Carnemolla e di Nico Mezzetti. Abbiamo pensato infine alle famiglie in difficoltà con un banco vendite che permetterà di raccogliere fondi». 
La festa sarà inaugurata il 23 giugno, alle 18, con l’apertura del mercatino tematico e degli accampamenti storici che occuperanno tre sezioni del prato, con veri e propri villaggi abitati, costruiti e vissuti secondo le tradizioni dei Celti e dei Romani. Un’altra zona, invece, ospiterà la capanna dei druidi che, detenendo il sapere scientifico e divinatorio, permetteranno di scoprire la spiritualità degli antichi popoli. Le visite guidate accompagneranno a scoprire come questi popoli vestivano e mangiavano, quali erano le loro attività principali durante una giornata o come si preparavano alla battaglia. 
Il sabato e la domenica, l’Arezzo Celtic Festival inizierà già dalla mattina con un programma ricco di appuntamenti. I più piccoli si potranno sbizzarrire tra passeggiate a cavallo, laboratori di creazione di abiti celtici, invenzione di favole e una grande caccia al tesoro, mentre i più grandi potranno provare il tiro con l’arco, i tornei, i balli irlandesi, i workshop di arpa e di cornamusa. Non mancheranno nemmeno gli incontri più specifici sui miti irlandesi, sugli alberi sacri della tradizione druidica e sui cristalli, fino ad arrivare a un vero e proprio matrimonio celtico la domenica alle 11. 
Tutto questo sarà affiancato da un’area gastronomica che, per pranzo e per cena, garantirà ristoro a chi si vorrà cimentare nelle varie attività dedicate ad adulti e bambini dalla mattina alla notte. Ogni sera, inoltre, sono in calendario spettacoli e concerti a partire dalle 21. Il primo sarà il venerdì con i concerti di Stefano e Valentina Corsi e, successivamente, degli Irish Secret, ma l’appuntamento di punta sarà il sabato con lo spettacolo di fuoco di Carlo III, l’atteso concerto della Massimo Giuntini Band e a mezzanotte l’accensione del Fuoco Sacro di Litha. Quest’ultima sarà la celebrazione del trionfo del sole, una festività pagana che ancora viene onorata dai druidi d’Inghilterra della celebre Stonehenge, un monumento che sarà ricostruito anche sul palco della festa aretina e che renderà ancor più suggestiva l’atmosfera. «La musica d'altronde - ha specificato Massimo Giuntini, - nella società celtica aveva una rilevanza particolare e da anni il genere celtico ha il suo mercato discografico». 

Arezzo, 21 giugno 2017 

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