AREZZO
– L'anno scolastico sta
per iniziare e il Liceo Classico si trova ancora una volta a dover affrontare
un'annosa questione: la mancanza di una palestra per le lezioni di Educazione
Fisica. Il problema è stato sollevato dai Popolari per Arezzo che, nel corso
dell'ultimo consiglio comunale, si sono rivolti all'assessore alla scuola
Barbara Bennati per illustrare la paradossale situazione vissuta dagli studenti
del liceo. L'istituto aretino utilizzava infatti una palestra nella zona
sportiva di San Lorentino ma questa concessione è stata revocata con
l'assegnazione della struttura al quartiere di Porta del Foro che la usa come
propria sede. Questo cambio di utilizzo ha costretto gli alunni del Classico a
svolgere educazione fisica in ambienti degradati e non consoni all'attività scolastica,
dunque la richiesta che il consigliere comunale Luigi Scatizzi ha rivolto
all'amministrazione è di individuare prima dell'avvio della scuola una palestra
con caratteristiche di vicinanza al Liceo e con standard ambientali e di
attrezzature in grado di consentire alle classi una didattica efficace e in
sicurezza.
«Troppo spesso - spiega Lorenzo
Roggi, segretario dei Popolari per Arezzo - evidenziamo
l'importanza dell'attività motoria per lo sviluppo equilibrato della persone e
la riconosciamo a pieno titolo tra le discipline scolastiche. Contrariamente a
tutto questo, è stata cambiata la destinazione di utilizzo di una delle poche
palestre aretine e nessuno si è preoccupato di trovare una soluzione per gli
studenti che vi svolgevano lezione, costringendoli per lunghi periodi a praticare
le loro attività in ambienti al limite della decenza sanitaria e di sicurezza».
In tale situazione, gli studenti del Liceo sono spesso impossibilitati ad utilizzare
spogliatoi decenti e sono costretti a svolgere le loro lezioni negli spazi
esterni alla palestra, dunque i Popolari per Arezzo hanno chiesto al Comune di
attivarsi per trovare urgentemente un'alternativa che permetta di praticare
educazione fisica nel migliore dei modi e senza alcun disagio.
Arezzo,
mercoledì 20 agosto 2014
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