AREZZO – L'organizzazione del Comune di Arezzo
potrebbe subire importanti cambiamenti a causa delle nuove norme emanate dal
governo sull'amministrazione pubblica. A rendere nota questa possibilità sono i
Popolari per Arezzo che hanno presentato una doppia interrogazione
all'assessore competente Stefano Gasperini chiedendo spiegazioni sui possibili
sviluppi nella gestione del personale e delle risorse finanziarie. Per quanto
riguarda il personale, le nuove norme interessano il pensionamento e il
pre-pensionamento di coloro che abbiano raggiunto determinati requisiti di
anzianità di servizio, dunque all'amministrazione è richiesto di prevedere con
urgenza un piano per il turnover dei propri dipendenti.
«All'interno del Comune - ha spiegato il consigliere comunale Luigi
Scatizzi, - potrebbe essere numeroso il
personale soggetto a questa norma tra dirigenti, funzionari e impiegati.
Abbiamo rilevato come già ora in tanti uffici sussistono difficoltà
organizzative legate alla carenza o al mancato rimpiazzo di personale, dunque
queste nuove norme e i relativi vincoli rischiano di determinare un ulteriore danno
al funzionamento degli uffici e dei servizi». I Popolari per Arezzo hanno
dunque invitato la giunta a prevenire eventuale squilibri nella presenza di personale,
per scongiurare difficoltà operative e disservizi verso la cittadinanza. Tutto
questo individuando standard minimi di funzionamento in quanto a risorse umane
e, soprattutto, rendendo pubblico il progetto di riorganizzazione della struttura
degli uffici e dei servizi del Comune.
La seconda problematica riguarda il disegno di legge del
governo volto a responsabilizzare gli enti locali nella gestione delle proprie
risorse finanziarie. Uno
dei punti salienti di tale novità dovrebbe riguardare l'eliminazione della
cosiddetta "garanzia sovrana" attraverso la quale lo Stato centrale,
attraverso il dipartimento del Tesoro, garantisce il proprio intervento in caso
di insolvenza dell'ente locale. Questa norma esclude tale eventualità e sicuramente
avrà un effetto sulla classificazione del merito di credito (rating) degli enti locali, con le
gestioni finanziarie non virtuose che porteranno ricadute negative sulle
risorse dell'amministrazione. Al Comune è dunque richiesto di calcolare il
proprio bilancio pluriennale considerando i riflessi del costo del debito, sia
attuale che futuro, il probabile aumento dei tassi d'interessi e i relativi
rischi d'impatto di questa norma. «L'eliminazione
della garanzia sovrana - aggiunge Lorenzo Roggi, segretario dei Popolari
per Arezzo, - porta ad un incremento dei
tassi sui finanziamenti per investimenti e presenta nuove variazioni sulle
stesse finanze. Il Comune deve dunque attivarsi per stimare l'impatto di tale
norma sugli assetti del proprio bilancio».
Arezzo,
lunedì 11 agosto 2014
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