lunedì 11 agosto 2014

Personale e bilancio, il Comune di Arezzo si adegui alle nuove norme

AREZZO – L'organizzazione del Comune di Arezzo potrebbe subire importanti cambiamenti a causa delle nuove norme emanate dal governo sull'amministrazione pubblica. A rendere nota questa possibilità sono i Popolari per Arezzo che hanno presentato una doppia interrogazione all'assessore competente Stefano Gasperini chiedendo spiegazioni sui possibili sviluppi nella gestione del personale e delle risorse finanziarie. Per quanto riguarda il personale, le nuove norme interessano il pensionamento e il pre-pensionamento di coloro che abbiano raggiunto determinati requisiti di anzianità di servizio, dunque all'amministrazione è richiesto di prevedere con urgenza un piano per il turnover dei propri dipendenti.
«All'interno del Comune - ha spiegato il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - potrebbe essere numeroso il personale soggetto a questa norma tra dirigenti, funzionari e impiegati. Abbiamo rilevato come già ora in tanti uffici sussistono difficoltà organizzative legate alla carenza o al mancato rimpiazzo di personale, dunque queste nuove norme e i relativi vincoli rischiano di determinare un ulteriore danno al funzionamento degli uffici e dei servizi». I Popolari per Arezzo hanno dunque invitato la giunta a prevenire eventuale squilibri nella presenza di personale, per scongiurare difficoltà operative e disservizi verso la cittadinanza. Tutto questo individuando standard minimi di funzionamento in quanto a risorse umane e, soprattutto, rendendo pubblico il progetto di riorganizzazione della struttura degli uffici e dei servizi del Comune.
La seconda problematica riguarda il disegno di legge del governo volto a responsabilizzare gli enti locali nella gestione delle proprie risorse finanziarie. Uno dei punti salienti di tale novità dovrebbe riguardare l'eliminazione della cosiddetta "garanzia sovrana" attraverso la quale lo Stato centrale, attraverso il dipartimento del Tesoro, garantisce il proprio intervento in caso di insolvenza dell'ente locale. Questa norma esclude tale eventualità e sicuramente avrà un effetto sulla classificazione del merito di credito (rating) degli enti locali, con le gestioni finanziarie non virtuose che porteranno ricadute negative sulle risorse dell'amministrazione. Al Comune è dunque richiesto di calcolare il proprio bilancio pluriennale considerando i riflessi del costo del debito, sia attuale che futuro, il probabile aumento dei tassi d'interessi e i relativi rischi d'impatto di questa norma. «L'eliminazione della garanzia sovrana - aggiunge Lorenzo Roggi, segretario dei Popolari per Arezzo, - porta ad un incremento dei tassi sui finanziamenti per investimenti e presenta nuove variazioni sulle stesse finanze. Il Comune deve dunque attivarsi per stimare l'impatto di tale norma sugli assetti del proprio bilancio».

Arezzo, lunedì 11 agosto 2014

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