Per concretizzare il progetto è stato coinvolto il Comune di Arezzo che, attraverso l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti, ha contributo all’individuazione delle situazioni di oggettiva difficoltà economica: i servizi sociali, infatti, hanno indicato cinquanta persone e famiglie a cui sarà fornito supporto con la consegna delle borse della spesa. «Il nostro ringraziamento va alla Fap-Acli - aggiunge l’assessore Tanti - per averci proposto questo progetto a cui abbiamo aderito con entusiasmo. I servizi sociali del Comune sono sempre pronti a collaborare con il terzo settore e il privato sociale, “corpi intermedi” che costituiscono vere e proprie antenne sul territorio, svolgendo una funzione di coesione e supporto che aumenta le capacità di interazione e di risposta alle situazioni di bisogno».
La fornitura dei prodotti è stata affidata a Coldiretti
Arezzo che si è occupata della creazione delle cinquanta buste, ognuna dal valore di 50 euro, con frutta, verdura e altri prodotti delle aziende del territorio, favorendo così un’alimentazione a chilometro zero e di qualità. La consegna sarà effettuata a partire da mercoledì 29 luglio grazie al contributo dei volontari della Misericordia. «Quando le Acli ci hanno contattato, ci siamo subito attivati per collaborare insieme fattivamente a questo progetto - commenta Lidia Castellucci, presidente di Coldiretti Arezzo, - e ci teniamo a far partire il nostro sostegno proprio dalla sede del mercato di Campagna Amica di piazza Giotto, uno dei due mercati che abbiamo settimanalmente in città, insieme a quello di via Spallanzani. I nostri mercati in questi ultimi mesi hanno risposto con una voce univoca alle difficoltà che siamo stati chiamati a fronteggiare, e la voce è stata ed è quella della solidarietà che porta ancora Arezzo ad essere eccellenza nel suo saper fare rete. Nelle buste di “Una mano per la spesa” tutti prodotti locali, stagionali e a chilometro zero delle nostre aziende agricole, che non devono percorrere grandi distanze prima di giungere a destinazione e sono quindi più freschi. Questa scelta è un sollievo per le famiglie e anche un aiuto all’economia locale, all’occupazione e al territorio in un momento delicato. Coldiretti Arezzo è da sempre a disposizione per portare la testimonianza di un’agricoltura espressione forte di solidarietà, disponibilità e rispetto profondo di quelli che sono i cicli della terra nella vita di tutti i giorni. L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le nostre imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con sostenibilità ambientale e difesa della salute e della qualità della vita».Arezzo, mercoledì 29 luglio 2020
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