AREZZO – Un riconoscimento ai protagonisti della ristorazione e dell’enogastronomia. L’Associazione Cuochi Arezzo è tornata a conferire il “Premio Guido Tarlati” che, giunto alla ventisettesima edizione, ha configurato un’occasione per valorizzare e per ringraziare professionisti di diversi settori che hanno contribuito a dare lustro alla cucina aretina e italiana attraverso la loro professionalità, la loro passione e il loro impegno quotidiano. La cerimonia è stata ospitata dal ristorante Doccia in località Rondine nel corso di una cena di gala e ha registrato la presenza di ospiti in rappresentanza della Federazione Italiana Cuochi e dell’Unione Regionale Cuochi Toscana, a conferma del rilievo nazionale raggiunto dal riconoscimento istituito nel lontano 1991.
Il cuore della serata è rappresentato dalla consegna del “Premio Tarlati” a Fausto Arrighi, ex direttore della Guida Michelin e figura di spessore nel mondo dell’enogastronomia e della consulenza in ambito ristorativo. “Una vita errante”, riporta la motivazione, “che dalla provincia di Cremona lo ha visto muovere passi importanti in Italia e all’estero, per approdare poi al ruolo di ispettore in Guida Michelin per ben ventotto anni e di direttore per altri otto anni. Una figura amata e apprezzata, caratterizzata da serietà e irreprensibilità ma anche da modi garbati ed eleganti che ne hanno sempre fatto un assoluto riferimento nell’ambiente dell’alta ristorazione e dell’ospitalità”. La cena è stata arricchita dalla consegna di ulteriori riconoscimenti dalle mani di Rocco Pozzulo (presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi), di Roberto Lodovichi (presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani) e di Leonardo De Candia (presidente dell’Associazione Cuochi Arezzo), oltre che da rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo aretino. Il premio “Una vita dedicata alla cucina” è stato conferito alla chef aretina Paola Lapini come omaggio alla sua pluriennale esperienza e alla sua costante presenza nelle fila della Federazione Italiana Cuochi, mentre il premio “Sostenibilità e toscanità” è stato assegnato allo chef con radici tosco-sarde Carlo Porcu che, dal 2014, esprime concetti di bioagricoltura, rispetto per le materie prime e cucina sostenibile attraverso le attività svolte dal ristorante e azienda agricola La Lodola. Un particolare riconoscimento è spettato a Tommaso Monaci, attuale chef del ristorante Doccia, che ha meritato il premio “Giovane Emergente” per il suo impegno come responsabile del Comparto Giovani per l’Associazione Cuochi di Arezzo e Team Manager del Junior Team dell’Unione Regionale Cuochi Toscani. Una novità è stata infine rappresentata dal premio “Mario Giorgio Lombardi” che è stato istituito insieme all’Accademia Italiana di Gastronomia in memoria di uno storico dirigente scolastico di diversi istituti alberghieri e che è andato a Nando Barlotti, titolare dell’omonimo caseificio a Paestum specializzato in mozzarella di bufala campana DOP che si è distinto nella propria attività per aver perseguito qualità, tradizione e innovazione.
Arezzo, martedì 30 gennaio 2024
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