Il primo premio in assoluto è spettato a Giovanni Teberino di Campobasso per il suo presepe dal titolo “Il muro della vita” per lo stretto collegamento con l’attualità della guerra in Terra Santa e per il messaggio di pace e speranza testimoniato dalla Sacra Famiglia mentre oltrepassa il muro che divide Israele da Palestina. Il premio di “Miglior presepe realizzato da un bambino” è spettato a Linda Ciabatti di Badia al Pino per il suo “Un mondo senza violenza” dove la grotta della Natività è stata arricchita con una panchina rossa e con scarpe rosse per dire stop alla violenza di genere, mentre la vittoria nel concorso per le scuole è stata conferita all’Istituto Comprensivo IV Novembre per l’opera corale “Come se fossimo in un presepe” realizzata dagli studenti della scuola media e ispirata alle sculture del “Ciclo dei mesi” collocato sul portale maggiore della Pieve di Santa Maria Assunta di Arezzo. “Laudato si sulla Custodia del Creato” è invece il tema sviluppato dal circolo Acli “Enrico Anelli” e dalla parrocchia di Santa Lucia di Martignana di Po (Cr) che, con una riflessione sociale e ambientale ispirata all’omonima enciclica di Papa Francesco, ha meritato il premio rivolto a circoli e parrocchie. “Un presepe al giorno” è stato arricchito da un concorso social con una gara a suon di “mi piace” da parte degli utenti di facebook da cui è emerso “Il presepe dei bambini” realizzato con materiali di riciclo da alunni e insegnanti della scuola dell’infanzia Lo Scoiattolo dell’Istituto Comprensivo Martiri di Civitella di Badia al Pino. «Il nostro ringraziamento a tutti i partecipanti - commenta Luigi Scatizzi, presidente delle Acli di Arezzo, - per aver dato vita a una vera e propria mobilitazione collettiva che ha coinvolto fedeli di tutte le età e di ogni zona d’Italia per raccontare i tanti valori collegati all’arte presepiale. Dai presepi artistici ai presepi con materiali di recupero, dalla tradizione all’originalità, a emergere è stata anche la volontà di utilizzare la Natività come veicolo per trattare fatti di attualità quali l’urgenza della pace, la violenza di genere o la custodia del Creato. Un particolare motivo di soddisfazione è rappresentato dalla partecipazione di tante scuole di ogni grado che hanno proposto agli alunni un percorso di riflessione e di creazione comune».
Arezzo,
venerdì 5 gennaio 2024
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