lunedì 29 aprile 2013

Fitness in acqua, una disciplina che unisce divertimento e benessere

AREZZO – La squadra di fitness in acqua del Centro Sport Chimera ha da poco vinto un bronzo ai Campionati Italiani di specialità. Sulla scia di questo splendido successo, il palazzetto del nuoto aretino ha ora l'intenzione di puntare ancora più fermamente su un'attività, la ginnastica in acqua, che sintetizza in sé il benessere e il divertimento.
Questa disciplina, gestita dalla Sport3 e coordinata dalla professoressa Carla Mazzoli, permette di star bene e di ritrovare la miglior forma fisica sfruttando le caratteristiche dell'ambiente acquatico, unite all'utilizzo di numerosi attrezzi galleggianti o immersi nell'acqua. «Il fitness acquatico - spiega Mazzoli - è un'attività divertente, svolta al ritmo di musica, che aiuta a star bene e che stimola tutte le parti del corpo. Se unita ad un adeguato stile di vita, questa disciplina permette di mantenere la forma ideale e aiuta a tonificare il corpo, a dimagrire e a migliorare la coordinazione». 
La ginnastica in acqua del Centro Sport Chimera è adatta a persone di tutte le età che possono scegliere tra tante attività molto diverse tra di loro come l'AcquAlta, l'Acqua Gym, il Training, il Triathlon e l'Hidrobike, cinque discipline che si diversificano per l'intensità dell'attività, per la tipologia degli esercizi e per gli attrezzi utilizzati. Questi corsi garantiscono anche un primo avvicinamento all'attività agonistica del fitness sportivo, fornendo una preparazione propedeutica all'ingresso nella squadra della Sport3 reduce dal terzo posto ai Campionati Italiani. 
«Divertente e coreografico - spiega Marco Magara, direttore tecnico del Centro Sport Chimera, - il fitness sportivo è la giusta alternativa per chi cerca il benessere fisico praticando un'attività non particolarmente impegnativa ma che garantisce la possibilità di gareggiare e di mettersi alla prova con persone di tutta Italia. Per ora abbiamo due squadre di fitness composte da sole femmine, dunque l'obiettivo è di diffondere questa pratica anche agli uomini riuscendo in futuro ad allestire una formazione maschile».

Arezzo, Lunedì 29 Aprile 2013

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