giovedì 11 aprile 2013

Il Comune deve tutelare la sicurezza degli aretini

AREZZO –  Nelle ultime settimane tanti piccoli episodi di microcriminalità hanno turbato la tranquillità degli aretini, con atti vandalici o furti che si sono susseguiti in varie zone della città. Di fronte a questa preoccupante situazione, la politica deve agire con urgenza per garantire sicurezza alla città: a sostenerlo è Luigi Scatizzi, capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo, che propone alcune misure per tutelare i cittadini e gli stessi esercizi commerciali.
Per iniziare, il consigliere invita il Comune a definire un piano regolatore dei punti di videosorveglianza presenti ad Arezzo, aumentando le possibilità di monitoraggio della città in accordo con la prefettura e con altre strutture private che già dispongono di telecamere di sicurezza. «Sarebbe importante avere una mappatura dei punti di sorveglianza cittadini - spiega Scatizzi. - Ad Arezzo possiamo già fare affidamento su qualche telecamera anche se, purtroppo, molte di queste non sono in funzione, dunque sarebbe già un primo passo attivarle e renderle efficienti. Inoltre, dove è possibile, dobbiamo potenziare il circuito di sistemi di sorveglianza comunali, ampliandolo in più zone della città e creando un utile strumento che potrebbe fare da deterrente per impedire gli episodi di microcriminalità». 
Un'altra forma di tutela dei cittadini potrebbe essere l'utilizzo dei vigili urbani anche nella funzione di vigili di quartiere, programmando con le altre forze dell'ordine la sorveglianza di quei punti della città e del territorio comunale ritenuti più critici e pericolosi. «Ci sono vie di Arezzo - continua Scatizzi, - che negli ultimi tempi sono diventate potenzialmente pericolose: una maggior presenza o controlli più severi da parte delle forze dell'ordine svolgerebbe un'importante opera di prevenzione e gioverebbe alla tranquillità degli aretini». 
Oltre a queste misure, Scatizzi afferma che una delle priorità dell'amministrazione dovrebbe essere quella di rianimare il centro cittadino rendendolo un luogo di aggregazione per gli aretini e promuovendo alcune iniziative, anche in sinergia con i commercianti, per tornare a far vivere la città. «Una città vissuta è una città più sicura - conclude il consigliere. - Occorrono politiche per rianimare Arezzo da un punto di vista culturale ed economico, facendone un luogo di aggregazione e offrendo ai cittadini alcune valide scuse per uscire di casa. Dobbiamo evitare che le vie cittadine restino desolatamente vuote e buie, due presupposti che favoriscono la microcriminalità».

Arezzo, Giovedì 11 Aprile 2013

Nessun commento:

Posta un commento