martedì 16 aprile 2013

Il Comune di Arezzo intervenga con urgenza in ambito sociale

AREZZO – Nelle ultime settimane l'attenzione della politica aretina si è concentrata sulle novità della giunta comunale, perdendo di vista i programmi e le idee per la città. Il capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo Luigi Scatizzi ha approfittato di questo periodo di stallo per elaborare insieme al proprio partito i punti programmatici da seguire in consiglio comunale nel triennio 2013-2016.
«Abbiamo avviato un lavoro di riflessione - spiega Scatizzi, - per confrontarci sulle priorità degli aretini e per adeguare il nostro programma all'attuale situazione economica e sociale vissuta dalla città». 
Le principali emergenze riguardano ovviamente il sociale, un ambito in cui il Comune deve agire con urgenza soprattutto per aiutare quei nuclei familiari penalizzati dalla mancanza di lavoro e dall'elevata tassazione. In questo senso il primo passo proposto da Scatizzi prevede la predisposizione di un piano regolatore per il sociale, con l'assessorato competente che si faccia promotore di una pianificazione e di una programmazione della materia attraverso uno strumento aggiornato periodicamente in relazione all'evolversi delle condizioni socio-economiche della città. «Questo monitoraggio dovrebbe essere costante - continua il consigliere. - Il piano regolatore permetterebbe al Comune di aver sempre ben chiara la situazione della città, conoscendo le difficoltà dei cittadini e prevedendo politiche idonee per arginarle». 
Una delle priorità individuate è la rimodulazione delle tasse, studiando, soprattutto per quelle definite in autonomia dal Comune, un'imposizione basata sul principio della progressività con una soglia minima di esonero per le fasce più deboli. «Dobbiamo calibrare la tassazione alle reali risorse dei cittadini - aggiunge. - Per quanto riguarda l'Imu, ad esempio, potremmo studiare un esonero dal pagamento sulla prima casa per le famiglie numerose e per le famiglie monoreddito. Il Comune potrebbe anche prevedere la costituzione di un fondo da destinare a chi ha perso il lavoro e alle famiglie senza introiti che permetta di congelare le tasse e che li aiuti a pagare gli affitti o i mutui scongiurando i rischi dello sfratto o del pignoramento». 
Per applicare tali sgravi è importante rimodulare i criteri del calcolo Isee, il documento contenente la situazione economica e patrimoniale delle famiglie che occorre per richiedere case popolari, asili nido, riduzioni per i trasporti… «L'aggiornamento dell'Isee - conclude Scatizzi, - dovrebbe considerare anche eventuali momenti di criticità che possono presentarsi ad una famiglia durante la vita lavorativa ed economica».

Arezzo, Martedì 16 Aprile 2013

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