La donazione è stata arricchita dalla presenza del dottor Massimo Mandò, direttore della centrale operativa 118 di Arezzo, che è stato il principale promotore di una sempre più capillare diffusione dei defibrillatori in ogni angolo del territorio attraverso il progetto “Arezzo Cuore”. Il tempo a disposizione per intervenire al momento di un arresto cardiaco è infatti di pochi minuti, dunque la presenza di questo strumento e la parallela formazione dei cittadini risultano spesso decisivi per salvare una vita. «Sono felice di partecipare a questa nuova donazione - ha spiegato il dottor Mandò. - Il territorio di Arezzo ha superato i mille defibrillatori e Arezzo è oggi la Provincia cardiologicamente più protetta d’Italia, con una media di salvataggi in caso di arresto cardiaco che in pochi anni è salita dal 2% all’attuale 40%. Questo dimostra la sempre più diffusa sensibilità nel proteggere la città e nel proteggere i cittadini, con un importante ritorno in termini di vite salvate».
Il defibrillatore acquistato e consegnato dall’associazione Pitagora sarà il secondo installato all’interno del PalaMecenate a disposizione di una società, la Volley Arezzo, che da anni è impegnata nel proporre a tecnici e dirigenti i corsi di formazione per l’utilizzo di questo strumento. «Il nostro impianto è sempre più sicuro - ha aggiunto Berni, - e questo rappresenta uno stimolo a proseguire nella formazione all’utilizzo del defibrillatore. Tra i nostri scopi, infatti, rientra la diffusione dell’uso di questo strumento: più ne sapremo e più possibilità avremo di intervenire con prontezza e competenze in caso di bisogno».
Arezzo, sabato 19 settembre 2020
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