Le Acli avanzano l’esigenza di prevedere un consiglio comunale aperto da convocare entro un mese a cui invitare il rettore per presentare i progetti di potenziamento, i finanziamenti previsti e i tempi sicuri di realizzazione, rendendo così trasparenti e condivise le intenzioni dell’Università di Siena. L’obiettivo, infatti, è di ottenere certezze sulla reale intenzione di mantenere un’offerta formativa di alto livello in città, evitando un ulteriore impoverimento del territorio che negli ultimi anni ha già perso la Soprintendenza e la presidenza della Camera di Commercio a favore di Siena. «Il percorso degli ultimi anni di decentramento verso Siena è evidente - spiega Luigi Scatizzi, presidente delle Acli provinciali di Arezzo, - con una perdita altrettanto evidente di opportunità economiche, sociali e culturali. L’esempio più lampante è rappresentato dalla presidenza della Camera di Commercio che è andata a Siena anche se Arezzo vantava un sistema imprenditoriale molto più forte e consolidato. Le sorti del dipartimento universitario rappresentano un serio motivo di preoccupazione perché, di fronte alla certezza della disattivazione, non è stata presentata un’alternativa reale e concreta che possa tranquillizzare studenti e cittadini. Chiediamo dunque unità e fermezza istituzionale per affrontare questo tema».
Arezzo, mercoledì 26 maggio 2021
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