L’iniziativa, al via da martedì 11 maggio, sarà sviluppata attraverso i due storici progetti di “Autostimami” tenuto dalla psicologa Francesca Barbagli e di “Mindfulness” tenuto dal filosofo Marco Montanari che, dopo essere continuati senza interruzione in videoconferenza anche nell’ultimo anno di emergenza sanitaria, proseguiranno nei prossimi due mesi con una programmazione comune incentrata sul tema delle emozioni. «L’emergenza sanitaria è uno spartiacque - spiega Montanari, - tra le consapevolezze di ciò che c’era prima e le incertezze di ciò che ci sarà dopo: all’Urban Creativity Lab abbiamo identificato ciò che succede in questa particolare fase come un “nel frattempo” in attesa che la vita riparta. Il nuovo laboratorio sulle emozioni si inserisce in questo “nel frattempo” come un invito rivolto ai giovani a prendersi cura di sé stessi per esplorarsi, per capirsi, per confrontarsi e per meditare».
“Autostimami” è in programma per otto martedì alle 17.00 fino al 29 giugno e proporrà un percorso per conoscere meglio sé stessi che sarà concentrato sulle emozioni con l’obiettivo di capire come vengono vissute, a cosa servono e come possono essere accolte in modo costruttivo per progettarsi secondo la propria volontà e i propri desideri. In contemporanea, ogni giovedì alle 17.00, sarà possibile vivere il laboratorio di “Mindfulness” per acquisire una maggior consapevolezza della propria quotidianità e del proprio sentire attraverso il canale delle emozioni, con incontri di meditazione dove sarà possibile confrontarsi, ascoltarsi e sviluppare capacità di concentrazione per riconciliarsi con sé stessi e per focalizzarsi sulle proprie priorità. I due percorsi saranno scanditi da un filo conduttore comune e ogni settimana proporranno un approfondimento su un’emozione diversa, con incontri aperti a tutti con accesso dal link disponibile sul profilo Instagram dell’Urban Creativity Lab. «Le emozioni - ribadisce Barbagli, - sono un organo di senso che dice come ci sentiamo in un posto, in una situazione, in un determinato momento della vita. Questi laboratori proporranno una modalità attiva e dinamica per parlare di come sia possibile vivere al meglio le emozioni senza che siano loro a determinare cosa siamo e cosa faremo. Posso sentire la paura senza essere congelato? Posso provare gioia senza temere di perderla? Posso vergognarmi senza smettere di agire e di desiderare? Queste sono alcune domande a cui, insieme ai ragazzi coinvolti, proveremo a dare risposta: “nel frattempo” di tornare alla vita normale, dunque, sarà possibile lavorare sugli strumenti per migliorare la relazione con sé stessi, con gli altri e con il mondo».
Arezzo, venerdì 7 maggio 2021
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