“Giganti e voglia di wurstel” è un testo che racchiude uno stretto collegamento con l’attualità, raccontando di una realtà distopica dove gli unici ad essere sopravvissuti ad un virus mortale sono gli attori che in precedenza non venivano considerati perché svolgevano una professione inutile per la società anche se “facevano tanto divertire”. La riflessione di Boncompagni affronta la possibilità dell’esistenza di un teatro senza pubblico, tra dubbi e interrogativi legati ad una professione messa a dura prova dall’emergenza sanitaria. L’accesso alla finale di “Belli Corti” arricchisce ulteriormente il curriculum artistico e letterario del fondatore dei Noidellescarpediverse che, laureato in drammaturgia e specializzato presso l’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano, negli ultimi anni è stato impegnato come autore di spettacoli e progetti artistici, come docente in percorsi di formazione e promozione teatrale, e come promotore di eventi di cabaret di spessore nazionale quali Sos Cabaret e RidiCasentino. Le capacità di scrittura teatrale di Boncompagni, inoltre, avevano trovato una prestigiosa consacrazione nel novembre 2019 con la vittoria del concorso europeo Tragos dedicato alla drammaturgia contemporanea quando venne premiato al Piccolo Teatro di Milano.
Arezzo, giovedì 13 maggio 2021
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