giovedì 1 marzo 2012

La comunità di Castelluccio ricorda Nina Rondoni


AREZZO – A quasi tre mesi dalla morte, la comunità di Castelluccio ricorda Nina Rondoni. Moglie di Piero Rondoni, presidente della società calcistica del Castelluccio, Nina era conosciuta e amata da tutti perché era una delle anime del piccolo paese alle porte di Arezzo: attiva in tantissime iniziative, tra le principali rientrava l'organizzazione del mercatino del Calcit, un'associazione in cui lei credeva molto e che sosteneva con tutti i propri sforzi.
Nina se ne è andata il 14 Dicembre scorso, portata via da un tumore, ma ancora oggi, nonostante questo lasso di tempo, gli abitanti di Castelluccio non sono ancora riusciti ad abituarsi alla sua assenza e a colmare l'enorme vuoto che ha lasciato. «Se ne è andata una cara amica - scrivono gli abitanti del paese. - Prima di morire, tra le sue tante preoccupazioni c'era quella di riuscire a ringraziare tutti coloro che l'avevano assistita nel corso della malattia: la sua gratitudine andava a tutti i reparti che l'avevano ospitata, per come l'avevano trattata e assistita con professionalità e dedizione. Nina li elencava tutti preoccupandosi di non dimenticarsi di nessuno: chirurgia, malattie infettive, oncologia e, da ultimo, lo Scudo del Calcit. A noi che le siamo stati vicini, ricordava sempre come le fossero stati accanto con cura e comprensione, due cose di cui la stessa Nina era maestra. Pur non avendo lauree in medicina, per la nostra comunità Nina è stata un ottimo medico, curando la depressione e l'apatia di coloro che le erano vicini e trasmettendo voglia di vivere, allegria, rispetto e dedizione per il prossimo».

Arezzo, Giovedì 1 Marzo 2012

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