giovedì 21 maggio 2015

Arezzo celebra i cent'anni dalla prima guerra mondiale

AREZZO – Un convegno per ricordare i cent'anni dall'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale. L'iniziativa, organizzata dall'associazione Popolari per Arezzo, è in programma venerdì 22 maggio, alle 15.30, presso la sala del Consiglio Comunale e si svilupperà attraverso un percorso storico e commemorativo volto a sottolineare il valore dell'unità nazionale e della difesa della pace. Il titolo dell'evento, aperto all'intera cittadinanza, è "Muti passaron quella notte i fanti", una citazione tratta dalla nota canzone "La leggenda del Piave" che rappresenta il simbolo di un conflitto in cui l'Italia entrò il 24 maggio 1915 al fianco dei Paesi dell'Intesa. A distanza di un secolo, dunque, l'obiettivo che ha animato i Popolari per Arezzo è di celebrare il compimento territoriale italiano con l'unificazione del Trentino e del Friuli Venezia Giulia, il principale frutto di tanti sacrifici umani e materiali pagati durante il conflitto.
«Il convegno - spiega Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - muove dalla volontà di ricordare i fatti del passato e di onorare il sacrificio del popolo italiano. Il dibattito giungerà ad un ragionamento sul valore dell'unità nazionale, su cosa essa significhi per l'Italia di oggi e su come si possa declinare in un quadro comunitario europeo. Intendiamo infine ribadire il valore della pace, un bene che va difeso e che verrà contestualizzato nell'attuale e complicata situazione geopolitica internazionale». 
L'appuntamento, moderato dal vicepresidente dei Popolari per Arezzo Giovanni Grasso, sarà arricchito dalle parole e dalle testimonianze del generale Domenico Rossi, sottosegretario di stato alla Difesa, e del capitano Mino Faralli, amministratore delegato di Telecontrol. Ad aprire il convegno sarà invece il saluto istituzionale del presidente del consiglio comunale Luciano Ralli, mentre nel corso della serata interverrà anche il candidato a sindaco del centrosinistra Matteo Bracciali.

Arezzo, giovedì 21 maggio 2015

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