Il progetto ha interessato un’utente dei centri diurni che sono gestiti dall’Istituto di Agazzi per garantire il fondamentale diritto a una vita adulta di qualità, partecipata e inclusa nella comunità, promuovendo e sviluppando le potenzialità individuali attraverso attività finalizzate all’acquisizione di competenze per il raggiungimento dei migliori livelli possibili di autodeterminazione e autonomia personale. Tra i vari ambiti di intervento condotti insieme alla Asl Toscana Sud Est rientra anche la previsione di esperienze lavorative strutturate secondo interessi, abilità e autonomie personali per permettere a persone con disabilità di trovare valorizzazione in un vero e proprio impiego, di coltivare opportunità professionali e, soprattutto, di conseguire benefici materiali, psicologici e sociali. Il progetto avviato con la Tecnosicurezza va a inserirsi proprio in questo ambito, con l’Istituto di Agazzi che ha svolto il ruolo di “facilitatore” e “mediatore” attraverso uno staff di operatori che hanno inizialmente istruito i tutor aziendali per promuovere il corretto inserimento socio-terapeutico. «Le attività di mediazione lavorativa - spiega il dottor Fabrizio Giorgeschi, direttore sociosanitario dell’Istituto di Agazzi, - sono finalizzate a concretizzare i principi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, offrendo esperienze propedeutiche all’acquisizione di nuove capacità per un eventuale futuro inserimento professionale. Si tratta di percorsi che permettono di mettere alla prova le competenze, di crescere in autonomia e di sperimentarsi in contesti reali, creando le condizioni per una vita sempre più partecipata, inclusiva e autodeterminata. Ringraziamo, dunque, la Tecnosicurezza e il suo titolare Cristiano Belli per aver creduto in questo progetto, per la sensibilità dimostrata e per aver trasformato un’opportunità formativa in un reale percorso di crescita personale e professionale».
Arezzo, martedì 25 novembre 2025
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