AREZZO – Il territorio del comune
di Arezzo è ricco di capannoni ad uso industriale o artigianale dismessi e in
degrado, che testimoniano una situazione economica di difficoltà ed un aumento
della disoccupazione: un loro recupero potrebbe essere il volano per una
ripresa produttiva ed industriale della città. A sostenere questa tesi è il
consigliere del Nuovo Polo per Arezzo Luigi Scatizzi che, al consiglio comunale
di Lunedì 27 Febbraio, presenterà un atto di indirizzo per stimolare il
riutilizzo di tali capannoni.
«L'esistenza di
capannoni dismessi o mai utilizzati è un dato di fatto - spiega Scatizzi. - Nel nostro territorio, tra periferia e
provincia, possiamo contarne circa 30, sintomo di un sistema produttivo in
difficoltà e di un andamento occupazionale non positivo. In molte regioni del Nord
Italia, dove si è presentato lo stesso problema, sono state prodotte disposizioni
di legge volte ad un recupero di questi capannoni: le soluzioni adottate dalle
varie amministrazioni regionali hanno optato o per la loro demolizione o per un
loro riutilizzo funzionale. La mia proposta è di pensare, sul modello di queste
regioni, ad iniziative volte ad un recupero di tali spazi produttivi per favorire
la ripresa economica ed occupazionale del nostro territorio. Innanzitutto
possono essere ipotizzate misure di incentivazione fiscale: lo strumento
individuato nel Veneto, ad esempio, è stata la riduzione dell’IRAP (Imposta
Regionale sulle Attività Produttive), unitamente alle due imposte comunali
dell'IMU (Imposta Municipale Unica) e dell’addizionale IRPEF (Imposta sul
Reddito delle Persone Fisiche). Inoltre, per attrarre attività industriali nel
nostro territorio, è ipotizzabile un intervento di riduzione degli oneri di costruzione e di urbanizzazione per i
nuovi insediamenti produttivi o per l’ampliamento di quelli recuperati». L'area dell'ex Lebole |
L'atto di indirizzo di Scatizzi chiede
al sindaco e alla giunta di farsi promotori di varie iniziative: di proporre
alla Regione la rimodulazione dell’Irap; di attivare, d'accordo con l’azienda
di raccolta e smaltimento dei rifiuti, una riduzione dei costi per i servizi
offerti; di valutare la possibilità di rendere più flessibili le norme di variazione delle
destinazioni d’uso dei capannoni; di predisporre un “bonus” sugli oneri di
urbanizzazione per i nuovi investimenti e per gli ampliamenti dei siti
produttivi esistenti o recuperati per la produzione. «Con questo atto di indirizzo - conclude Scatizzi, - il consiglio invita la giunta a costituire
un apposito “tavolo” comunale per la predisposizione e l’accompagnamento di
tutte quelle iniziative che potrebbero rappresentare i contenuti di un progetto
strategico per il mantenimento di Arezzo in un ruolo di guida per l’Italia centrale».
Arezzo, Domenica 26 Febbraio 2012
Uffici Stampa EGV
Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com
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