AREZZO
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La Federazione Italiana Pallacanestro ha individuato la provincia di Arezzo
come base per promuovere il minibasket femminile. Il nuovo centro federale
femminile si chiamerà "Basket Rosa Arezzo" e, già da fine Settembre,
ha avviato la propria attività completamente gratuita presso la palestra aretina
della scuola Curina.
Il progetto è stato presentato nel palazzo della Provincia
in una conferenza in cui erano presenti, oltre a vari atleti e dirigenti del
basket aretino, anche Gabriele Grandini (presidente Fip Toscana), Paolo Biggio
(responsabile toscano del minibasket) e Paolo Bruschi (presidente Fip Arezzo).
«Questo progetto di "basket
rosa" è nato direttamente dalla Federazione per contrastare il declino
della pallacanestro femminile - ha affermato Grandini in apertura di
conferenza. - Nel progettare questa
iniziativa la Fip ha individuato quattro provincie in tutta Italia e noi siamo
felici che tra queste ci sia anche Arezzo, un luogo dove c'è una forte
tradizione di minibasket ma dove, negli ultimi anni, è completamente venuto
meno il basket rosa. Si tratta di un progetto ambizioso e lungimirante il cui
obiettivo è di far radicare la pallacanestro femminile nel territorio,
avvicinando il maggior numero di bambine alla pratica del minibasket».
L'attività
di "Basket Rosa Arezzo", che utilizzerà gli spazi della scuola
primaria Curina, sarà caratterizzata da un doppio intervento: il primo sarà la
mattina nelle classi in orario scolastico, il secondo il pomeriggio con gli
allenamenti rivolti a tutte le bambine e le ragazze intenzionate a giocare a
pallacanestro. «Per iniziare vogliamo diffondere
l'attività ludico-motoria nelle scuole elementari - spiega Biggio. - Abbiamo previsto un intervento in orario
scolastico che ci permetterà di lavorare con ben 17 classi, un numero che
richiederà un grande impegno ma che ci permetterà di far conoscere il basket a
centinaia di bambini e di bambine. Inoltre, sempre nelle scuole, offriremo ai
maestri la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento volti alla
conoscenza della pallacanestro. Nel pomeriggio invece alcuni giovani tecnici di
varie società del territorio insegneranno a giocare a basket con alcuni
allenamenti rivolti esclusivamente alle bambine. In questa prima fase uno dei
punti di forza sarà rappresentato dalla gratuità del progetto: la federazione
sosterrà le spese degli istruttori, delle strutture e dell'intero corso che per
un anno non avrà alcun costo per le famiglie delle bambine che decideranno di
giocare a basket».
Arezzo,
Venerdì 5 Ottobre 2012
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