AREZZO – Il futuro degli Arieti Rugby dipende
dai giovani. Questa convinzione anima gli sforzi della società aretina che,
oltre allo sviluppo della prima squadra di serie C, sta lavorando per far
crescere anche il proprio settore giovanile. I principali sforzi degli Arieti sono
diretti soprattutto verso la Valdichiana, il bacino in cui la società sta
avviando una serie di iniziative con l'obiettivo di cercare i rugbisti del
futuro.
Questo progetto di crescita si inserisce all'interno della nuova
programmazione messa in atto negli ultimi mesi dagli Arieti per assicurare alla
società un futuro ricco di successi e di soddisfazioni. Per riuscire in questo
lungimirante piano, gli Arieti vogliono partire dalle basi e così, in un paio
d'anni, ambiscono a creare almeno due squadre giovanili, l'Under 12 e l'Under
14, da cui sviluppare in seguito tutte le altre categorie. «Vogliamo che il settore giovanile diventi il
nostro punto di forza - afferma il tecnico Paolo Casalini. - Stiamo mettendo in essere alcune strategie
specifiche per tornare a lavorare nelle scuole e per avviare collaborazioni con
enti di promozione sportiva, istituzioni e altre associazioni. Intorno a noi
stiamo respirando un clima di grande ottimismo e di grande entusiasmo, dunque
con questi stimoli puntiamo a diffondere il rugby anche tra i più giovani e a
formare nel prossimo biennio due squadre, l'Under 12 e l'Under 14, da iscrivere
ai rispettivi campionati di categoria».
Questo lavoro servirà anche per
rinforzare e per rinvigorire la prima squadra aggiungendo forze fresche a
quello zoccolo duro che da anni costituisce la rosa degli Arieti. A portare una
positiva ventata di rinnovamento sono già stati una decina di nuovi ragazzi che
negli ultimi mesi hanno iniziato a giocare a rugby indossando i colori della
società. Tra questi alcuni sono stati promossi dal vivaio e alcuni sono
arrivati da altre società della provincia, anche se la maggior parte di loro si
sono avvicinati per la prima volta a questo sport. Gran parte del lavoro e
degli allenamenti degli ultimi mesi sono stati dedicati proprio a questi nuovi
giocatori, per permettergli di apprendere le nozioni tecniche e tattiche del
rugby e di integrarsi all'interno della squadra. «I nuovi conoscono poco il gioco e hanno ancora tanto da imparare -
conclude Casalini, - ma con loro stiamo
lavorando bene perché sono animati da entusiasmo e da voglia di giocare. La
giovane età della nostra rosa permette agli Arieti di fare progetti a lungo
termine e di sperare in un futuro roseo e ricco di soddisfazioni».
Arezzo,
Giovedì 20 Giugno 2013
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