AREZZO – Icastica ha spaccato le opinioni di Arezzo
e degli aretini. Tra coloro che vedono questo grande evento con ottimismo c'è
il consigliere comunale Luigi Scatizzi che invita ad abbassare i toni del
confronto e a considerare le positive ricadute turistiche che la manifestazione
potrebbe avere sull'intera città. Il capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo ritiene
infatti eccessive le critiche sollevate al sindaco e all'amministrazione perché
Icastica è un evento che è riuscito ad attirare l'attenzione di appassionati di
arte contemporanea di tutto il mondo e che dunque sta contribuendo a far
parlare di Arezzo.
«A prescindere dai
gusti artistici - spiega Scatizzi, - Icastica
è un evento da registrare positivamente. Non si tratta certamente di una mostra
rivolta ai soli aretini ma ha una vocazione internazionale che potrebbe dare nuova
visibilità esterna alla città, attirando turisti e appassionati di tutto il
mondo. I grandi artisti e i grandi nomi che ruotano intorno ad Icastica
rappresentano un'importante operazione di marketing territoriale perché
permetteranno ad Arezzo di inserirsi negli itinerari turistici di chi nel corso
dell'estate farà tappa in Toscana. Ci lamentiamo sempre per la scarsità di
eventi in città, dunque mettiamo da parte gli sterili provincialismi
accogliendo questa bella attrattiva».
L'unica pecca intravista da Scatizzi
è la data in cui è stata avviata la mostra perché gli allestimenti artistici
nei vari luoghi della città stridono con il clima e l'ambientazione medievale
dell'ormai prossima Giostra del Saracino. «È
indubbio - conclude il consigliere, - che
la parte folkloristica e storica del Saracino sarà annebbiata dallo
svolazzamento degli indumenti in giro per la città e da tanto modernismo. Fermo
restando il giudizio positivo su Icastica, l'amministrazione poteva sicuramente
studiare meglio le date della mostra o le location in cui posizionare le varie
opere».
Arezzo,
mercoledì 12 giugno 2013
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