AREZZO –
Gli anziani non possono più attendere: la Casa di Riposo
“V. Fossombroni” procede verso una ripartenza umana e affettiva. Lo storico
istituto cittadino, a partire da martedì 26 maggio, programmerà le visite dei
parenti degli ospiti attraverso incontri che si svolgeranno nel rigido rispetto
delle regole necessarie per prevenire il contagio da Covid-19. La Casa Pia
aveva attuato un’immediata e totale chiusura degli accessi a terzi già dalla
fine del mese di febbraio e, alla luce del miglioramento della situazione
sanitaria, ha ora scelto di avviare un graduale ritorno verso la normalità nel
rispetto della salute psichica, degli affetti e della libertà individuale dei
suoi residenti.
«Da oltre due mesi - commenta la presidente Maria Paola Petruccioli, - le RSA hanno chiuso i propri ospiti all’interno delle strutture, isolandoli e tenendoli lontani da parenti e amici. La dirigenza della Casa Pia ha dunque ritenuto fondamentale e prioritario studiare le modalità di riapertura alle visite, preoccupandosi di adottare rigidi standard di sicurezza. Un ringraziamento particolare vorrei rivolgerlo ai parenti che, negli ultimi mesi, hanno dimostrato senso di responsabilità e collaborazione di fronte ad una situazione difficile e imprevista quale la totale chiusura degli ingressi».
«Da oltre due mesi - commenta la presidente Maria Paola Petruccioli, - le RSA hanno chiuso i propri ospiti all’interno delle strutture, isolandoli e tenendoli lontani da parenti e amici. La dirigenza della Casa Pia ha dunque ritenuto fondamentale e prioritario studiare le modalità di riapertura alle visite, preoccupandosi di adottare rigidi standard di sicurezza. Un ringraziamento particolare vorrei rivolgerlo ai parenti che, negli ultimi mesi, hanno dimostrato senso di responsabilità e collaborazione di fronte ad una situazione difficile e imprevista quale la totale chiusura degli ingressi».
Gli incontri
avverranno individualmente, previo appuntamento con il familiare, e seguiranno
una programmazione volta ad evitare sovrapposizioni di visitatori nella
struttura. Il luogo deputato alle visite sarà all’aperto, in un’area isolata
del giardino che, protetta da un gazebo, potrà garantire il rispetto della
distanza interpersonale e l’intimità del colloquio. La struttura dedicata sarà
dotata di gel igienizzante e mascherine per gli anziani e per i parenti. I
visitatori arriveranno al gazebo attraverso un accesso esterno e, di
conseguenza, senza contatti con gli ambienti interni della struttura e con gli
altri residenti, mentre gli operatori della casa di riposo si occuperanno della
preparazione e dell’accompagnamento dell’anziano all’incontro. Ogni visita sarà
preceduta dalla sanificazione del luogo, dal controllo della temperatura,
dall’igienizzazione delle mani e dall’indosso della mascherina, e sarà
controllata a distanza da un operatore dell’istituto che vigilerà sul
mantenimento e sul rispetto delle distanze. «Il diritto alla salute - continua
Petruccioli, - deve trovare un nuovo equilibrio con il diritto alla libertà
individuale, alla qualità della vita e al rispetto della persona. Il nostro
dovere, infatti, è di pensare al benessere degli ospiti: ciò non significa solo
assenza di malattie, ma benessere fisico, mentale e sociale. Gli anziani hanno
bisogno di riprendere i rapporti con i loro cari per non spegnersi. Per questo
motivo e nel loro interesse, la dirigenza si è fatta carico di riorganizzare
gli spazi e il lavoro degli operatori per garantire incontri in piena sicurezza
e nel rispetto della riservatezza».
Arezzo,
lunedì 25 maggio 2020
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