AREZZO –
Riparte l’attività delle Acli sui territori. L’associazione fa affidamento su
una rete di quaranta circoli diffusi in tutta la provincia che sono stati
autorizzati dall’ordinanza n.60 del Presidente della Giunta Regionale a riprendere
le loro funzioni dopo quasi tre mesi di stop e che possono così tornare a svolgere
il proprio ruolo di prossimità ai cittadini. Queste strutture, presenti nei
grandi centri abitati e nelle piccole frazioni, sono luoghi di incontro, di
servizi e di ascolto delle problematiche vissute sui territori, e possono ora procedere
ad una lenta riapertura che permetterà alle Acli di riattivare la loro azione sociale.
«I circoli - ricorda Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli, - sono le cellule da cui percepiamo i bisogni delle comunità e dei territori, permettendoci di individuare strategie e servizi per essere di reale aiuto alle problematiche delle fasce più deboli. Questo ruolo, comunque, è stato portato avanti anche durante il periodo dell’emergenza sanitaria, con i circoli che sono stati promotori di raccolte di fondi o di altre iniziative di solidarietà a favore delle situazioni di bisogno».
«I circoli - ricorda Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli, - sono le cellule da cui percepiamo i bisogni delle comunità e dei territori, permettendoci di individuare strategie e servizi per essere di reale aiuto alle problematiche delle fasce più deboli. Questo ruolo, comunque, è stato portato avanti anche durante il periodo dell’emergenza sanitaria, con i circoli che sono stati promotori di raccolte di fondi o di altre iniziative di solidarietà a favore delle situazioni di bisogno».
I
quaranta circoli sono caratterizzati da finalità diversificate (dalla mescita alla
presenza di servizi di Caf e Patronato), dunque la loro riapertura avverrà in
modo graduale e sarà subordinata all’attuazione di tutte le misure idonee a prevenire
e a ridurre il rischio di contagio. Sanificazione degli ambienti, installazione
di dispenser per l’igienizzazione delle mani, previsione di nuovi spazi per
garantire le distanze interpersonali, riorganizzazione di entrate e uscite,
unite all’obbligo della mascherina, rappresentano alcune delle accortezze messe
in campo per tutelare la sicurezza di utenti e operatori. La ripresa delle attività
coinciderà anche con la ripartenza del tesseramento delle Acli del 2020 perché sarà
possibile fissare appuntamenti personali per andare a sottoscrivere o a rinnovare
la propria adesione all’associazione. «La
più recente ordinanza regionale legittima la ripartenza anche dei circoli
ricreativi e culturali - continua
Mannelli, - permettendoci così di ritrovare la vocazione della nostra
associazione di stare tra le persone e con le persone. I servizi di Caf e
Patronato sono proseguiti per via telematica anche nel periodo dell’emergenza
sanitaria, mentre la dimensione sociale ha subito un brusco e inatteso stop:
ora stiamo mettendo in campo ogni misura necessaria per una graduale ripresa di
tutte le nostre attività».
Arezzo,
venerdì 29 maggio 2020
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