POPPI (AR) – L’interruzione delle attività del Casentino Golf Club è un grave danno economico, sportivo e turistico per il territorio di Poppi che doveva necessariamente essere evitato. Il gruppo di opposizione Poppi nel Cuore denuncia le responsabilità dell’attuale giunta comunale che ha scelto di interrompere una trasparente e virtuosa esperienza gestionale e, soprattutto, che mette a rischio i progetti di sviluppo orientati al completamento delle diciotto buche per cui già era previsto un finanziamento da parte della Regione Toscana.
La convenzione tra la Asd Casentino Golf Club come soggetto gestore e il Comune di Poppi come soggetto proprietario è infatti scaduta lo scorso 31 dicembre e non è stata rinnovata ma, al contrario, l’amministrazione ha indetto una gara per la nuova assegnazione dell’impianto sulla base della miglior offerta economica. «La migliore strada percorribile - commenta Carlo Toni, capogruppo di Poppi nel Cuore, - era di sottoscrivere una nuova concessione con il Casentino Golf Club, associazione sportiva e dilettantistica senza fini di lucro. Il regolamento di gestione degli impianti sportivi rendeva possibile questa possibilità per motivi di urgenza quali il mantenimento del bene o la scadenza del finanziamento regionale».
Poppi
nel Cuore ricorda come il Casentino Golf Club, nelle scorse settimane, abbia
comunicato la volontà di impegnarsi a cofinanziare l’intervento di
completamento dell’impianto per i costi ancora non coperti dalla Regione
Toscana, richiedendo però una proroga della convenzione in virtù della
straordinarietà dell’impegno economico previsto. L’amministrazione non ha
risposto a questa richiesta e ha dato il via alla gara per la nuova
concessione, proponendo solo successivamente una proroga tecnica di sei soli
mesi fino al giugno del 2025 che ha rappresentato una soluzione ritenuta
inaccettabile dall’associazione per le difficoltà gestionali dovute a fattori
quali la perdita dei soci a causa delle incertezze, la perdita di incassi per
la minor presenza di giocatori, le difficoltà a onorare le scadenze retributive
e contributive, l’impossibilità a garantire adeguate pratiche colturali e a
programmare la stagione di gare. Tutto questo ha costretto a chiudere un
impianto d’eccellenza che aveva anche un forte richiamo turistico dall’Italia e
dall’estero. «Non condividiamo questo percorso ed esprimiamo preoccupazione -
aggiunge Toni. - L’impianto ora resterà fermo, i dipendenti senza lavoro e i
campi senza manutenzione: l’amministrazione, l’assessore allo sport e il
sindaco hanno diretta responsabilità di questa situazione».
I
consiglieri comunali d’opposizione Carlo Toni, Giovanna Tizzi, Marco Seri e
Marco Serrotti esprimono anche contrarietà e perplessità nei confronti dei
termini contenuti nelle procedure per l’affidamento. La gara, come ricorda
Poppi nel Cuore, è divisa nei tre lotti di concessione dell’impianto, locazione
del ristorante e acquisto dei diritti edificatori con l’appalto che verrà aggiudicato
alla miglior offerta economica, senza prevedere una gestione unitaria, senza
criteri per valorizzare le competenze maturate nel settore e senza riferimenti
per la qualità della proposta tecnica. «La giunta - ribadisce la
consigliera Giovanna Tizzi, - ha optato per lo smembramento del complesso:
questa operazione non è stata orientata alla valorizzazione sociale dell’impianto
ma a ottenere il massimo profitto, con rischi per la finalità pubblica e per le
funzioni di promozione sociale, educativa e di aggregazione in favore di un
utilizzo privatistico. L’impianto, inoltre, è stato classificato e trattato
come impianto sportivo di rilevanza economica, con una formula completamente
errata dal momento che le entrate sono destinate a coprire le spese di
gestione. Capiamo e condividiamo la scelta dell’assemblea dei soci del
Casentino Golf Club di non partecipare alla gara e, allo stesso tempo,
esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà al presidente e a tutti
coloro che, nel corso degli anni, si sono prodigati nella gestione di questo
bene di incommensurabile valore».
Poppi (Ar), sabato 4 gennaio 2025
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