La tappa aretina prenderà il via alle 11.00 con l’incontro “È il lavoro per l’uomo, non l’uomo per il lavoro” all’Archivio di Stato di Arezzo, il luogo dove nel 2018 persero la vita Piero Bruni e Filippo Bagni in seguito a un tragico incidente che è stato scelto per ricordare tutti i defunti sul lavoro sul territorio provinciale e per sensibilizzare sull’importanza di perseguire un impegno verso la cultura di sicurezza, prevenzione e legalità. Questo momento vedrà la presenza di Luigi Scatizzi (presidente delle Acli di Arezzo), di Roberto Carnesciali in rappresentanza dell’Archivio di Stato, di esponenti del mondo sindacale e di familiari di vittime sul lavoro. La Carovana della Pace vivrà poi un trasferimento in un altro luogo simbolico del territorio aretino, Rondine - Cittadella della Pace, dove alle 15.00 è prevista una conversazione con il presidente Franco Vaccari dal titolo “È il lavoro per l’uomo. È il lavoro per la pace”. La conclusione è prevista alle 17.00 nella nuova sede delle Acli in via Montefalco con l’inaugurazione dell’opera d’arte “Mosaico della Pace” che è stata realizzata da aretine e da aretini coordinati dall’artista Andreina Carpenito in occasione della Marcia della Pace del gennaio 2025. Questo ultimo momento, dal titolo “La pace è partecipazione popolare”, sarà aperto dalla benedizione di don Antonio Corno (accompagnatore spirituale delle Acli di Arezzo) e vedrà poi la presenza dello stesso Scatizzi con Lucia Romanelli (Rete Aretina Pace e Disarmo) e con Simone Romagnoli (presidenza nazionale delle Acli). «Siamo davvero felici di ospitare la campagna “Peace at Work” promossa dalle Acli nazionali - spiega il presidente Scatizzi. - Stiamo attraversando un momento complesso della storia perché le guerre condizionano la vita di ogni singolo e, di conseguenza, anche del territorio di Arezzo. Questa iniziativa vuole testimoniare come il lavoro, la giustizia sociale e la dignità delle persone sono fondamenta per costruire un’Europa di pace e dialogo».
Arezzo, martedì 30 settembre 2025
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