sabato 25 febbraio 2012

Un atto di indirizzo per il rilancio produttivo ed occupazionale di Arezzo


AREZZO – Il territorio del comune di Arezzo è ricco di capannoni ad uso industriale o artigianale dismessi e in degrado, che testimoniano una situazione economica di difficoltà ed un aumento della disoccupazione: un loro recupero potrebbe essere il volano per una ripresa produttiva ed industriale della città. A sostenere questa tesi è il consigliere del Nuovo Polo per Arezzo Luigi Scatizzi che, al consiglio comunale di Lunedì 27 Febbraio, presenterà un atto di indirizzo per stimolare il riutilizzo di tali capannoni.
«L'esistenza di capannoni dismessi o mai utilizzati è un dato di fatto - spiega Scatizzi. - Nel nostro territorio, tra periferia e provincia, possiamo contarne circa 30, sintomo di un sistema produttivo in difficoltà e di un andamento occupazionale non positivo. In molte regioni del Nord Italia, dove si è presentato lo stesso problema, sono state prodotte disposizioni di legge volte ad un recupero di questi capannoni: le soluzioni adottate dalle varie amministrazioni regionali hanno optato o per la loro demolizione o per un loro riutilizzo funzionale. La mia proposta è di pensare, sul modello di queste regioni, ad iniziative volte ad un recupero di tali spazi produttivi per favorire la ripresa economica ed occupazionale del nostro territorio. Innanzitutto possono essere ipotizzate misure di incentivazione fiscale: lo strumento individuato nel Veneto, ad esempio, è stata la riduzione dell’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), unitamente alle due imposte comunali dell'IMU (Imposta Municipale Unica) e dell’addizionale IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Inoltre, per attrarre attività industriali nel nostro territorio, è ipotizzabile un intervento di riduzione degli  oneri di costruzione e di urbanizzazione per i nuovi insediamenti produttivi o per l’ampliamento di quelli recuperati».
L'area dell'ex Lebole
L'atto di indirizzo di Scatizzi chiede al sindaco e alla giunta di farsi promotori di varie iniziative: di proporre alla Regione la rimodulazione dell’Irap; di attivare, d'accordo con l’azienda di raccolta e smaltimento dei rifiuti, una riduzione dei costi per i servizi offerti; di valutare la possibilità di rendere più  flessibili le norme di variazione delle destinazioni d’uso dei capannoni; di predisporre un “bonus” sugli oneri di urbanizzazione per i nuovi investimenti e per gli ampliamenti dei siti produttivi esistenti o recuperati per la produzione. «Con questo atto di indirizzo - conclude Scatizzi, - il consiglio invita la giunta a costituire un apposito “tavolo” comunale per la predisposizione e l’accompagnamento di tutte quelle iniziative che potrebbero rappresentare i contenuti di un progetto strategico per il mantenimento di Arezzo in un ruolo di guida per l’Italia centrale».

Arezzo, Domenica 26 Febbraio 2012

Uffici Stampa EGV
 Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
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