venerdì 18 luglio 2014

Arezzo esclusa dalle sedi didattiche dell'università di Siena

AREZZO – Arezzo non risulta tra le sedi dei corsi di laurea nelle professioni sanitarie. A differenza degli anni passati, il bando per le iscrizioni ai corsi di Infermieristica, Tecniche di Laboratorio Biomedico e Fisioterapia dell'università di Siena non prevede infatti la sede didattica aretina ma rimane quanto mai vago sull'ubicazione dei corsi. Questa situazione contraddice quanto emerso ad inizio luglio dall'incontro tra le istituzioni aretine, i vertici della Asl e i rappresentanti dell'università che sembrava aver mantenuto ad Arezzo la maggior parte delle lezioni. A lanciare l'allarme sono i Popolari per Arezzo che, dopo aver consultato il bando e contattato la segreteria senese, riaprono con urgenza la questione dell'università.
«Nel bando in questione - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, - viene prevista come unica sede didattica Siena e non viene considerata nessuna sede didattica periferica. Il documento resta infatti vago e si limita a dichiarare: "Per i corsi di laurea in Infermieristica, in Tecniche di Laboratorio Biomedico e in Fisioterapia sarà previsto lo svolgimento di talune attività didattiche ad Arezzo e a Grosseto"».
 I bandi delle università di Firenze e Pisa, al contrario, indicano chiaramente le sedi precisando dove si svolgeranno i corsi e il numero di posti riservati ad ognuna. Per Siena non è così perché non viene specificato se e quali attività didattiche si svolgeranno ad Arezzo e se queste riguardino lezioni frontali, di teledidattica o tirocinio. «Un bando di questo genere rappresenta una sconfitta - continua Grasso. - Gli impegni assunti dall'università nei confronti di Asl, Comune e Camera di Commercio devono essere mantenuti: come Popolari per Arezzo chiediamo che i dirigenti dell'università facciano chiarezza in merito alla questione e forniscano rapidamente risposte chiare e precise. Chiediamo dunque di modificare il bando e di specificare la presenza della sede di Arezzo, dando la possibilità ai futuri iscritti di sceglierla per i loro studi». Tale mancanza di chiarezza sta infatti scoraggiando le iscrizioni degli aretini ai corsi di laurea nelle professioni sanitarie perché lascia all'ateneo senese arbitrarietà di scelta circa la decisione delle sedi, basando su valutazioni successive al bando le attività didattiche e gli studenti da inviare a Arezzo, Grosseto o Siena. «Iscriversi a queste condizioni - conclude Grasso, - significherebbe accettare a scatola chiusa quanto deciderà l'università. Per questo motivo il comitato studentesco ha già chiesto un incontro con il governatore regionale Enrico Rossi che ha a sua volta rigirato l'impegno all'assessore Luigi Marroni. Gli studenti meritano chiarezza e meritano di avere un bando comprensibile come quelli di Firenze e Pisa».

Arezzo, venerdì 18 luglio 2014

Nessun commento:

Posta un commento