mercoledì 2 luglio 2014

Università, una vittoria incompleta per la città di Arezzo

AREZZO – Arezzo manterrà i propri corsi di laurea nelle professioni sanitarie. L'incontro tra le istituzioni, i vertici della Asl e i rappresentanti dell'università ha infatti scongiurato il pericolo del trasferimento verso Siena delle facoltà di "Infermieristica", "Tecniche di laboratorio Biomedico" e "Fisioterapia", salvaguardando le lezioni nella sede di Arezzo. L'unica eccezione riguarda il corso di Anatomia che è stato spostato nelle aule dell'ateneo senese, per un totale di 86 ore di didattica che costringeranno i 225 studenti aretini ad accollarsi la trasferta verso l'altra sede universitaria. Considerando che l'ipotesi iniziale era di veder trasferite ben 400 ore di lezione, per la città di Arezzo si tratta di un'importante vittoria. Ad affermarlo sono i Popolari per Arezzo che, attraverso il loro consigliere comunale Luigi Scatizzi, erano stati i primi a sollevare il problema all'amministrazione richiedendo l'impegno dell'intera comunità cittadina nella risoluzione della vicenda.
«Siamo soddisfatti per il felice esito di questa questione - sostengono i Popolari per Arezzo. - Purtroppo non è stata una piena vittoria perché il corso di Anatomia è stato comunque trasferito, ma rispetto alla prospettiva iniziale di accentrare a Siena la maggior parte delle attività didattiche ospitate dalla sede aretina abbiamo ottenuto un grande risultato. Il nostro intervento ha permesso di raggiungere il doppio obiettivo di evitare agli studenti il sacrificio economico e logistico di trasferirsi a Siena, mantenendo tre corsi di laurea di eccellenza nella nostra città». 
Più fredda è stata la reazione del corpo studentesco universitario che non ha nascosto la propria delusione per questa soluzione di compromesso. Gli studenti nelle ultime settimane sono stati protagonisti di varie iniziative che, tra la raccolta di 3.000 firme e l'incontro con il governatore regionale Enrico Rossi, sono culminate in una manifestazione con locandine e volantini organizzata presso la sede aretina in occasione dell'incontro che ha deciso le sorti delle facoltà sanitarie. Questa mobilitazione continuerà anche nei prossimi giorni con un obiettivo ben preciso: attivare per il corso di Anatomia le lezioni di teledidattica evitando agli studenti inutili e dispendiosi viaggi verso Siena. «Gli studenti non devono andare via da Arezzo - affermano Giovanni Grasso e Jacopo Barra in rappresentanza del corpo studentesco. - Abbiamo ottenuto una vittoria a metà che non ci soddisfa pienamente, ma intanto ringraziamo chi in sede istituzionale ha sostenuto la causa dell'università aretina impegnandosi per salvare facoltà importanti come quelle sanitarie. Ora continueremo a muoverci con altre iniziative per ottenere il pieno mantenimento ad Arezzo dei corsi e delle lezioni».

Arezzo, mercoledì 2 luglio 2014

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