AREZZO – Il comparto agricolo aretino, seppur
provato dalla perdurante crisi economica generale, è uno dei pochi settori che
ha saputo mantenere una certa stabilità, dimostrando più volte energia e
vigore. Nonostante questo, la situazione che attualmente stanno vivendo le aziende
agricole locali è tutt’altro che rosea, con i maggiori costi gestionali e, in
particolar modo, il “caro gasolio” che hanno fortemente compromesso il settore.
In aggiunta, lo stato delle cose potrebbe farsi maggiormente insostenibile sommando
i nuovi costi fiscali generati dalla recente imposta sui fabbricati rurali
strumentali.
L'Imu (Imposta Municipale Unica) sul mondo
dell’agricoltura, posta in questi termini, è assolutamente da rivedere perché stalle
e annessi agricoli rappresentano mezzi produttivi che non possono essere
ritenuti come un’accumulazione di ricchezza patrimoniale. Come democratici
cristiani, i rappresentanti dell'Unione di Centro considerano l’applicazione
dell’Imu sui fabbricati rurali ad uso strumentale come un’ulteriore tassa sul
lavoro.
In attesa che il Governo tenga conto delle osservazioni
mosse dalle associazioni di categoria e dalle varie forze politiche, l'Unione
di Centro chiede alla Giunta Comunale di Arezzo di impegnarsi ad attenuare i
disagi causati all’intero comparto agricolo aretino da questa nuova tassa. Nel
dettaglio, il partito chiede che venga ridotta l’Imu per i fabbricati rurali ad
uso strumentale e venga quindi applicata l’aliquota minima prevista dalla
legge.
Arezzo,
Venerdì 16 Marzo 2012
Uffici Stampa EGV
Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com
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