AREZZO – La provincia di Arezzo vanta 57 musei, 294 chiese, 42 parchi
naturali e 1.154 eventi culturali; i suoi musei nel 2010 hanno avuto 424.721
visitatori e sono stati 321.000 i turisti che si sono fermati nelle strutture
ricettive per una media di 2,8 notti. Questi numeri confermano la provincia aretina
come un vero e proprio scrigno di tesori, anche se il territorio non è stato
capace di coglierne i frutti, in quanto sono state solo 400 le imprese che
hanno beneficiato del turismo, per un illusorio contributo sul Pil dello 0,9%. Ad
aver raccolto questi dati e a richiedere un intervento profondo degli enti per
sfruttare queste ricchezze è Giuseppe Matteucci, il coordinatore provinciale di
Futuro e Libertà.
«Per le amministrazioni
- afferma, - diventa di prioritaria
importanza lavorare perché il turismo cresca e migliori l'economia locale».
In questa ottica, Matteucci invita i vari enti a creare una tavola dedicata
alla nascita di sinergie e alla pianificazione di un piano comune di sviluppo.
«È necessario sviluppare un'idea di rete
- continua. - Deve essere organizzata una
tavola comune a cui invitare tutti i soggetti della provincia, pubblici e
privati, interessati al turismo: sindaci, diocesi, camere di commercio,
ristoratori, responsabili di eventi… Superando i singoli campanilismi, questi devono
operare in sinergia, progettando una valorizzazione dell'intera provincia con l'ideazione
di pacchetti che uniscano le eccellenze di tutto il territorio e che attirino
il turista. Eventi come la Fiera Antiquaria o la Giostra del Saracino non
devono rimanere fini a sé stessi, ma devono rientrare in un percorso più amplio
che convinca il turista a fermarsi nella nostra provincia». Una volta creati
questi pacchetti, entra in gioco la loro promozione: secondo Matteucci occorre
individuare alcune imprese che, nate in provincia ma operanti in tutto il
mondo, possano svolgere il ruolo di ambasciatori del territorio aretino. «Per pubblicizzare questi percorsi -
spiega, - dobbiamo stringere accordi con le
grandi aziende del territorio, ad esempio con Prada, perché queste, operando in
Paesi esteri, potrebbero rivestire un ruolo da ambasciatori inserendo nei loro
negozi il materiale promozionale della nostra provincia. Alla promozione devono
pensare anche gli stessi amministratori, con i sindaci e gli assessori che dovranno
diventare propositivi, in Europa e nel mondo, per sponsorizzare la città in cui
operano». Infine l'ultimo tassello riguarda i rapporti con le piccole-medie
imprese interessate al turismo: ai Comuni spetta l'importante ruolo di
sostenerle e incentivarle. «Le voci
principali dei bilanci devono essere indirizzate al sostegno delle piccole
medie-imprese e del turismo - conclude Matteucci. - In quest'ottica di rilancio, ritengo che sia assolutamente da evitare
la Tassa di Soggiorno per chi alloggia nel nostro territorio: dobbiamo
incentivare il turista, dunque non possiamo permetterci di gravarlo con
ulteriori spese».
Arezzo, Domenica 18 Marzo 2012
Uffici Stampa
EGV
Dr. Marco Cavini
333/45.35.056
ufficistampa.egv@gmail.com
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