AREZZO
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A quasi tre mesi dalla morte, la comunità di Castelluccio ricorda Nina Rondoni.
Moglie di Piero Rondoni, presidente della società calcistica del Castelluccio,
Nina era conosciuta e amata da tutti perché era una delle anime del piccolo
paese alle porte di Arezzo: attiva in tantissime iniziative, tra le principali
rientrava l'organizzazione del mercatino del Calcit, un'associazione in cui lei
credeva molto e che sosteneva con tutti i propri sforzi.
Nina se ne è andata il
14 Dicembre scorso, portata via da un tumore, ma ancora oggi, nonostante questo
lasso di tempo, gli abitanti di Castelluccio non sono ancora riusciti ad
abituarsi alla sua assenza e a colmare l'enorme vuoto che ha lasciato. «Se ne è andata una cara amica - scrivono
gli abitanti del paese. - Prima di
morire, tra le sue tante preoccupazioni c'era quella di riuscire a ringraziare
tutti coloro che l'avevano assistita nel corso della malattia: la sua
gratitudine andava a tutti i reparti che l'avevano ospitata, per come l'avevano
trattata e assistita con professionalità e dedizione. Nina li elencava tutti preoccupandosi
di non dimenticarsi di nessuno: chirurgia, malattie infettive, oncologia e, da
ultimo, lo Scudo del Calcit. A noi che le siamo stati vicini, ricordava sempre come
le fossero stati accanto con cura e comprensione, due cose di cui la stessa Nina
era maestra. Pur non avendo lauree in medicina, per la nostra comunità Nina è
stata un ottimo medico, curando la depressione e l'apatia di coloro che le
erano vicini e trasmettendo voglia di vivere, allegria, rispetto e dedizione per
il prossimo».
Arezzo,
Giovedì 1 Marzo 2012
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