AREZZO – Michela Pezzetti è tornata dai mondiali
di karate di Parigi con al collo una bella medaglia d'argento. L'atleta
dell'Arezzo Karate ha partecipato alla competizione iridata indossando la
maglia della nazionale italiana di Kata
(Forma) e, insieme a Sara Battaglia e a Viviana Bottaro, è andata oltre ogni
più rosea aspettativa ed è riuscita ad aggiudicarsi un bel secondo posto,
arrendendosi solo nella finalissima contro il forte Giappone.
La squadra
azzurra è stata protagonista di un emozionante cammino che l'ha vista nel primo
turno battere l'Inghilterra con un netto 5-0 e nel secondo il Venezuela per
4-1. L'impresa è arrivata in semifinale, un turno in cui l'Italia si è trovata
di fronte alle padrone di casa della Francia, campionesse d'Europa in carica e
sostenute da ben 18.000 francesi sugli spalti: Pezzetti e le sue compagne sono
state perfette, convincendo gli arbitri ad attribuire loro una netta vittoria
per 5-0 e conquistando così l'accesso all'atto decisivo. In finale non c'è
stata partita, con la sconfitta con il Giappone che ha costretto l'Italia ad
accontentarsi dell'argento, una medaglia comunque prestigiosa che va ad
arricchire il palmares della ventunenne Pezzetti e a migliorare il bronzo già vinto
nel 2010 ai mondiali di Belgrado.
«Abbiamo
raggiunto un traguardo eccezionale - afferma con entusiasmo Pezzetti. - Il momento più bello è stata la vittoria
sulla Francia, quando abbiamo capito di aver conquistato la finale: noi e la
nostra allenatrice Roberta Sodero ci siamo abbracciate e siamo scoppiate in un
pianto di gioia. In finale eravamo consapevoli che le giapponesi appartenevano
ad un altro pianeta, ma noi siamo comunque colme di gioia perché ci abbiamo
provato e perché, dopo 18 anni, siamo riuscite a riportare la squadra di Kata
in una finale mondiale».
Questo argento ha contribuito ad arricchire il medagliere
iridato della nazionale italiana che, con sei podi complessivi, è riuscita ad
ottenere il terzo posto assoluto tra 114 Paesi in gara. A tanta gioia non ha
potuto partecipare Alessandro Balestrini, direttore tecnico dell'Arezzo Karate
che, dopo quattro anni alla guida della nazionale di Kumite (Combattimento), ha dovuto rinunciare al suo ruolo di
allenatore e all'esperienza mondiale. La decisione è causata da motivi familiari
che hanno costretto Balestrini a rimanere ad Arezzo e a diminuire il proprio
impegno in seno alla federazione: l'aretino ha lasciato la nazionale dopo
averla portata alla conquista di tre europei consecutivi e di un secondo posto
mondiale.
Arezzo,
Martedì 8 Gennaio 2013
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